"Hanno regalato ai dipendenti un gioco anti stress con tanto di lettera per dire quanto tengono al loro benessere. E poi li licenziano". Sindacati e lavoratori sul piede di guerra alla Hydro Extrusion di Ornago, 9 posti cancellati dalla procedura unilaterale annunciata dalla multinazionale norvegese dei profilati in alluminio per far fronte a un calo di commesse. Ieri i metalmeccanici hanno replicato con uno sciopero di otto ore, "adesione totale, reparti vuoti", dice a fine giornata Adriana Geppert della Fiom-Cgil Brianza. "L’azienda ha deciso da sola di rispondere a una contrazione della domanda tagliando posti, è inaccettabile – aggiunge Gabriele Fiore della Fim-Cisl –, soprattutto alla luce del fatto che per soddisfare il boom di richieste dell’anno scorso indotte dal superbonus edilizio del 110%, la direzione ha fatto timbrare il cartellino agli operai anche nel fine settimana. Adesso c’è una lieve flessione e non esita a metterli in mezzo alla strada". Nel sito di via Ciucani sono in 145, dei quali 104 sulle linee produttive. "La nuova fase – ancora i sindacati – fino al fulmine a ciel sereno è stata gestita con uscite incentivate e volontarie e con la rinuncia agli interinali: una ventina di addetti se ne sono già andati. Finora, però, le condizioni sono state soft. Questo cambio di passo è assurdo. La situazione va affrontata con gli ammortizzatori sociali, l’unico mezzo con il quale si salvaguarda l’occupazione". A essere coinvolti nella ‘ristrutturazione’ sarebbero solo uomini, in produzione ci sono solo loro, l’età media è 45 anni, complicata per ogni sbocco futuro. Per i metalmeccanici la strada è una sola: "Il passo indietro".
Le sigle hanno chiesto un incontro alla Commissione attività produttive della Regione e l’apertura di un tavolo con le istituzioni. Ieri, il sindaco Daniel Siccardi ha fatto visita al presidio, ai cancelli: "Questi 9 licenziamenti sono un duro colpo per tutta la comunità – ha sottolineato –, sono qui per portare la solidarietà dell’Amministrazione ai lavoratori e alle loro famiglie". Il primo cittadino è convinto che "con il dialogo la situazione rientrerà" e dopo aver ascoltato sigle e personale, ha ottenuto dai vertici della multinazionale la riapertura del confronto.