ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

Benvenuti al Nei, regno del degrado. Decine di bottiglie e rifiuti ai giardinetti del centro sportivo

Accanto alla biblioteca alla sera si ritrovano spesso ubriachi, spacciatori e malintenzionati. I giochi per bambini abbandonati, i cocci sono troppo pericolosi, il tavolo da ping pong usato per i festini.

Benvenuti al Nei, regno del degrado. Decine di bottiglie e rifiuti ai giardinetti del centro sportivo

Benvenuti al Nei, regno del degrado. Decine di bottiglie e rifiuti ai giardinetti del centro sportivo

Un numero indecifrato di bottiglie di birra vuote quasi incalcolabile. Sicuramente decine e decine. Alle quali aggiungere quelle distrutte in mille, pericolosissimi, pezzi. E poi quelle di alcolici e superalcolici, vuote qui e là. E ancora discariche grandi e piccole di rifiuti, sporcizia, degrado in ogni angolo. Benvenuti al Nei, "il giardino della vergogna" potremmo ribattezzarlo. Dove giochi per bambini, attrezzature sportive, panchine, arredi e aree verdi sono divorati dall’inciviltà. Già, perché in questo caso non ci si può certo lamentare di cestini che mancano, di pulizie che non vengono svolte, di servizi che non funzionano.

Si tratta di pura inciviltà, da parte di molti frequentatori. Che rovinano quello che dovrebbe essere un angolo di relax, svago, aggregazione e sport in pieno centro città, dietro la piscina e accanto ad alcuni uffici e servizi comunali. Basta fare un giro in questa zona per accorgersi della situazione, che non è affatto episodica, bensì quotidiana. "La sera si ritrovano gruppi di stranieri, sudamericani e non solo - racconta una persona che vive in zona - e fanno i loro comodi, bevendo, mangiando e lasciando tutto in giro.

Spesso alzano i toni. La mattina dopo qui è un vero schifo". Le bottiglie di birra sono le regine indiscusse dell’area. Con quelle in frantumi che rappresentano un pericolo serio. Non è un caso se i giochi per i bambini, ancora piuttosto nuovi e ben tenuti, appaiono quasi sempre deserti. Così come le aree sportive, con il tavolo da ping pong trasformato in un mobile porta-vetro. "Abbiamo trascorso lì la nostra gioventù - raccontano alcuni monzesi, cresciuti in compagnia nel vicino quartiere di San Gerardo - giocando a pallone. Venti anni fa si organizzavano tornei, era pieno di ragazzi che giocavano tutto il pomeriggio, fino a sera. Senza ubriacarsi. Senza drogarsi. Solo un pallone, amicizia e tanto divertimento. Adesso quando ripassiamo di lì, è una tristezza unica". Alcuni ragazzi utilizzano i nuovi attrezzi per il calisthenics posizionati qualche tempo fa. Altri frequentano la biblioteca. Un grosso peccato che debbano farlo in uno scenario del genere, che non di rado ha visto anche segnalazioni relative alla presenza di presunti spacciatori e malintenzionati di vario genere. Una situazione sicuramente ben nota sia all’Amministrazione comunale che alle forze dell’ordine.