"Autodromo, una risorsa". La city card con Milano

L’idea: fare squadra per convincere i tifosi della F1 a visitare tutta la città

"Autodromo, una risorsa". La city card con Milano

"Autodromo, una risorsa". La city card con Milano

Sono dati notevolissimi quelli dell’afflusso turistico per il Gran Premio di Formula 1 di Monza, ma ancora ci sono margini di miglioramento inesplorati che potrebbero aumentare, e di molto, i ricavi dell’indotto. A fronte di una gara sportiva sempre seguitissima che riempie l’autodromo, che nell’edizione scorsa ha visto un totale di 304mila e 134 spettatori accorsi da tutto il mondo - il 57% degli stranieri soprattutto da Olanda, Regno Unito, Austria, Stati Uniti, Spagna, Germania - il 60% dei non residenti pernotta in strutture ricettive, e tra questi la media di durata del pernottamento è di 3,3 notti, praticamente lo stretto necessario per assistere a prove, qualifiche e gara. Non è un caso se il 93% dei turisti ha dichiarato di aver visitato Monza e Milano solo per il Gran premio (e il 47% ha espresso l’intenzione di tornare a Monza e Milano per vedere la gara).

La lacuna più grande resta la limitatezza di strutture ricettive a Monza e Brianza, a cui si aggiunge una scarsa attrattività per i turisti sportivi nel visitare la città. Sono storicamente pochi quelli che si spostano dall’autodromo per scoprire i luoghi d’arte e le attrazioni del capoluogo brianzolo. La stessa Villa Reale, pur essendo anch’essa nel complesso del Parco, è poco frequentata i giorni del Gran premio.

"In questo si può certamente crescere – commenta l’assessore al Marketing territoriale di Monza Carlo Abbà –. Monza ha tutte le capacità per aumentare le visite turistiche durante il Gp, esattamente come avvenuto per il turismo in generale, che in questi dieci anni è triplicato.

In questo senso stiamo lavorando per mettere a disposizione una City Card di Monza integrata con quella di Milano, che permetta di girare tutti i luoghi turistici della città, usare i mezzi pubblici, pagare i parcheggi e avere scontistiche. Sulle strutture ricettive – continua l’assessore – abbiamo dei limiti. Durante il Gp tutti gli alberghi si riempiono. Se qualche investitore volesse venire a Monza troverebbe le porte aperte: il mercato c’è, e le strutture che aprono qui fioriscono".

Alessandro Salemi