
Dopo vent’anni che se ne parla, l’amministrazione comunale ha siglato l’accordo con RFI per la realizzazione della fermata ferroviaria Monza...
Dopo vent’anni che se ne parla, l’amministrazione comunale ha siglato l’accordo con RFI per la realizzazione della fermata ferroviaria Monza Est. I cittadini sono contenti, ma con alcuni distinguo. "Quest’opera – commenta Valter Artelli – ha finito per assorbire grandi risorse a scapito delle rampe ciclopedonali, più volte richieste dalla Consulta Libertà e che quasi sicuramente non si faranno mai. Grande la perdita del patrimonio verde legato al parcheggio. È una fermata di quartiere che non necessita di posti auto dedicati, se non per chi accompagna o riprende chi utilizza il treno, con numeri più ridotti, integrandoli con posti riservati ai disabili".
La ventina di posti previsti in progetto e i corselli di manovra sottraggono uno spazio verde prezioso nell’ottica di lotta alle isole di calore e finirebbero per richiamare ulteriori auto da fuori, snaturando la funzione di fermata di quartiere. Tale area andrebbe ridotta ad alcuni posti di “kiss and ride“ e per disabili, aumentando gli spazi per gli scooter e confermando gli spazi per taxi e bus. "Come presidente del Gruppo spontaneo Libertà – ricorda Maurizio Resseghini – già nel 1995 facemmo un’indagine sul territorio: su mille rispondenti il 98% richiedeva la fermata. Peccato per le rampe del sottopasso per bici e disabili, previste e poi scomparse dal progetto. Rispetto alla fermata siamo contenti".
Soddisfatto della fermata anche Emanuele Patrini, membro della consulta di quartiere: "Bene, ma con rammarico: abbiamo avuto difficoltà, come Consulta, a portare le nostre istanze. L’assenza delle rampe limiterà la mobilità verso via Lecco e il parco, per disabili, biciclette e passeggini. Vigileremo che i tempi di realizzazione vengano rispettati".