Apre il cantiere: in arrivo 40 alloggi comunali

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Dopo anni di attesa ha aperto in questi giorni il cantiere per la realizzazione di due palazzine di edilizia residenziale pubblica in via Macallè. Si ricaveranno 40 appartamenti per aumentare l’offerta abitativa sul territorio a beneficio di chi è in difficoltà.

Il progetto rientra nell’ambito del contratto di quartiere del 2010, del valore complessivo di 3 milioni e mezzo di euro, oltre ad oneri accessori. Il lavoro era stato aggiudicato nel 2019 alla Frimat di Roma con una gara gestita dalla Centrale unica di committenza della Provincia di Monza e Brianza. All’inizio del 2020 era stato effettivamente avviato, ma poi aveva subito un brusco stop. Non solo per l’emergenza sanitaria che aveva penalizzato in tutta Italia il settore dell’edilizia. Qui il problema era doppio: perché accanto alla questione virus c’erano anche intoppi di natura amministrativa e legale. La ditta affidataria, infatti, proprio in quel momento aveva deciso di cedere in affitto un ramo della propria azienda e aveva chiesto al Comune di trasferire questo lavoro alla nuova entità. A lavorare sarebbe stata una realtà diversa da quella che aveva un’anticipazione di cassa di 600mila euro, una proposta inaccettabile per l’amministrazione. Così, dopo un periodo di riflessione e approfondimenti di tipo legale, il sindaco Alberto Rossi ha deciso di procedere alla rescissione del contratto con l’escussione delle fidejussioni depositate dall’azienda. Poi si era proceduto all’affidamento dell’incarico all’impresa che si era classificata al secondo posto in sede di gara d’appalto. Si tratta di una Rti (rete temporanea di imprese) costituita dalla Seli Manutenzioni Generali e dalla Grosso di Monza. Adesso dopo il passo decisivo compiuto nel mese di dicembre, arriva il tanto atteso avvio dei lavori. "Con l’impresa – spiega il sindaco Alberto Rossi (nella foto) – abbiamo concordato adeguamenti a seguito delle possibilità offerte dal quadro normativo, con qualche piccola modifica progettuale che ha portato a un minore impiego di legno, in virtù della situazione economica del momento e dell’incremento dei costi delle materie prime".

In città l’emergenza casa è davvero sentita. Non solo per la crisi, che anche qui ha colpito numerose famiglie, ma anche per l’avanzato stato di degrado di diversi alloggi comunali. Primo tra tutti il caso eclatante di via Victor Hugo, che per la sua manutenzione straordinaria richiede un investimento milionario ma anche il trasloco di tutti gli inquilini in altri appartamenti.

Gualfrido Galimberti