Anoressia post-Covid, dramma giovani

La nuova emergenza in Brianza: i disturbi alimentari tra gli under 18 in crescita del trenta per cento

Disturbi alimentari

Disturbi alimentari

Vimercate (Monza) - Più 30 per cento di casi dall’inizio della pandemia, i disturbi alimentari nei giovanissimi sono in crescita sul territorio e i dati preoccupano. Una mostra alla Casa della Comunità di Vimercate riaccende i riflettori su anoressia e bulimia, “Io non esisto” aprirà i battenti lunedì prossimo. Fino al 19 novembre l’Asst, il Comune e l’associazione Ananke di Villa Miralago, che si occupa di prevenzione, invitano a riflettere su un fenomeno che coinvolge centinaia di famiglie. Nelle immagini, paura, angoscia, impotenza, senso di colpa di chi vive o è toccato da queste difficoltà. Una trentina le foto scattate da Marco Rilli con scelte molto nette: bianco e nero, fondale neutro, illuminazione semplice per andare dritti al cuore del problema.

È tutto incentrato sulla personalità dei pazienti più che sui segni che la malattia lascia sul corpo, "volevamo evitare di spettacolarizzare", spiegano gli organizzatori. I numeri sono importanti, da 1 caso in corsia in città nel 2020 ai 25 di oggi e l’anno non è finito per un totale di 290 giornate di degenza. Dietro ai dati, un dolore difficile da decifrare anche per l’età di esordio sempre più bassa: la persona più giovane ha 11 anni.

Le difficoltà sono tali che la Pediatria ha aperto un day-hospital dedicato al Pasto assistito, che aiuta i ragazzi a ricominciare a mangiare dopo il ricovero. Il servizio, che ha già registrato un centinaio di accessi, è nato dall’esperienza: i giovanissimi che rifiutano il cibo arrivano al pronto soccorso quasi sempre "dopo lunghe privazioni alimentari - racconta il primario Marco Sala -. Gli adolescenti ritornano a nutrirsi in reparto con il sondino dal quale si svezzano, se tutto va bene, riconquistando l’autonomia con l’aiuto del personale che li sostiene e li incoraggia senza sosta". Un cammino difficile e per voltare pagina non si può trascurare nulla. Da qui la necessità di seguirli anche dopo che hanno lasciato l’ospedale. Un altro tassello che racconta la complessità del percorso.

La mostra, aperta dal 7 al 19 novembre dalle 9.30 alle 18 serve ad accendere i riflettori e sarà accompagnata da un incontro per le scuole di Vimercate con Nikla Bene, psicologa e psicoterapeuta. Accanto a lei anche due specialiste dell’Azienda: le neuropsichiatre Paola Dellacasa e Giulia Mantegazza.