BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Al Must c’è “Bum”, l’arte nucleare. Una mostra sul movimento esplosivo

Venti opere da gallerie e collezioni private di tutto il Paese alla scoperta di Baj, che rivoluzionò la pittura. Selezione di tele firmate anche dal cofondatore Dangelo e da chi li seguì sulla strada della fissione atomica.

Al Must c’è “Bum”, l’arte nucleare. Una mostra sul movimento esplosivo

Al Must c’è “Bum”, l’arte nucleare. Una mostra sul movimento esplosivo

In bilico fra impulsività e rigore. Dopo Ligabue, Guttuso, Manzù e Depero la grande arte del Novecento italiano torna al Must, protagonista, stavolta, al Museo del territorio, a Vimercate, Enrico Baj, con “Bum!”, venti opere in arrivo da gallerie e collezioni private di tutto il Paese per accompagnare i visitatori alla scoperta dell’artista che con i suoi lavori polimaterici negli anni Cinquanta cercò di innovare la pittura, prendendo spunto dall’informale. La mostra, aperta dal 27 gennaio al 5 maggio, racconterà la nascita e lo sviluppo del suo Movimento Nucleare attraverso una selezione di tele firmate dai fondatori, lui, Sergio Dangelo, e dagli altri che li seguirono su questa strada.

Dal nome è evidente il riferimento alla fissione atomica, attuale in un’epoca che vedeva farsi strada l’idea di una guerra finale, ma anche la possibilità di un utilizzo diverso dell’energia nucleare. "Sulla base delle sperimentazioni di Gianni Dova e dello Spazialismo e rimeditando la lezione surrealista - spiega la curatrice Simona Bartolena - i due giovani artisti propongono una nuova via espressiva, tra scienza e istinto, attitudine ludica e impegno sociale. Dopo Munari, un’altra testimonianza di quanto preziosa sia la libertà creativa e la possibilità di lavorare senza paletti o costrizioni, soprattutto da parte del mercato. Con nuove tecniche e impiegando nuovi materiali aprirono nuove possibilità, diventando a propria volta riferimenti per le generazioni successive". "Il tema dello sviluppo dell’atomica negli anni ‘50 con le tragedie di Hiroshima e Nagasaki e il rapporto con le nuove tecnologie sono tremendamente attuali - aggiunge Elena Lai, assessore alla Cultura -. L’arte è sociale, comunicativa e necessariamente politica, uno specchio che riflette ansie collettive e ci invita a ragionare sulle complessità della nostra esistenza contemporanea". Una serie di pannelli didattici accompagneranno il pubblico alla scoperta delle novità dell’arte nucleare e delle successive declinazioni della ricerca di Enrico Baj, che di questa stagione fu tra i grandi protagonisti.

In agenda ci sono anche visite guidate tutti i sabati pomeriggio e laboratori per scuole e famiglie.

Informazioni e prenotazioni su www.museomust.it; info@museomust.it. Ingresso: 5 euro (mostra+museo); ridotto: 3 euro (residenti a Vimercate, 15-24 anni), gratuito (Under 14). )

Il Must ha sede in via Vittorio Emanuele 53.