Dalle scuole monzesi, con il Centro Mamma Rita, da settembre nascerà il mercatino degli abiti usati per bambini. Sono tante le camice, pantaloni o maglioncini dei bambini che in un batter d’occhio vanno fuori misura. Acquistati con amore, lavati con cura, vengono conservati con dedizione. Poi viene il momento che bisogna acquistare le taglie successive e non ci sta più niente nell’armadio. Ma perché non farli girare, dando loro nuova vita, per chi ne ha bisogno? La riflessione è venuta alla consigliera regionale e già assessora al Comune di Monza, Martina Sassoli (con il chiodo fisso del riuso, riciclo e ridurre lo spreco) che ha subito chiamato a raccolta tutti gli amici delle scuole monzesi: collegio Villoresi, Preziosissimo sangue, istituto Maddalena di Canossa, Baby college e Junior College (nelle cinque sedi fra Monza e Seregno), che hanno divulgato l’iniziativa tra i genitori di raccolta abiti da rivendere a prezzi vantaggiosi per chi ne ha bisogno, tramite il Centro Mamma Rita delle Minime oblate.
"Noi abbiamo raccolto la sfida" racconta suor Patrizia Pirioni, delle Canossiane, dove ieri si è tenuta l’ultima tappa della raccolta. I genitori hanno aderito con entusiasmo, contenti di poter donare abitini belli e ben tenuti dei loro bambini. Non è ancora possibile fare stime precise del materiale raccolto (oltre un migliaio di capi), ma solo dalle Canossiane ieri erano pronti a partire almeno 20 pacchi da almeno 3 chili ciascuno. Una media di 60 chili per scuola su 8 sedi scolastiche è un attimo raggiungere i 480 chili di abiti per la stagione autunno/inverno che sono stati portati nel magazzino dell’Istituto di via Lario, dove la “Stireria solidale“ li stirerà, selezionerà, dividerà per taglie e per età, per poi organizzare il mercatino solidale a settembre. "Vedremo dove e quando proporlo - commenta Martina Sassoli - potrebbe essere anche itinerante".
Cristina Bertolini