
Gianmarco Bonelli, 56 anni
Monza – Il prossimo primo dicembre compirà 20 anni di gestione del Caffè della Piazza, in piazza Trento e Trieste a Monza. Ma è anche il titolare della birreria Pacha a Seregno e, sempre a Seregno, aprirà prossimamente un ristorante.
Gianmarco Bonelli, 56 anni, va insomma di fretta. Anche perché ha alle spalle 36 anni di lavoro nel settore della ristorazione. Ed è tuttora convinto che anche in questo ambito ci sia sempre qualcosa da migliorare per stare al passo con i tempi. "Con l’apertura di un ristorante a Seregno – spiega Bonelli, nato a Seveso – voglio completare l’offerta. Ho sempre ritenuto che non si debba mai smettere di apprendere. Ho fatto corsi da sommelier, ho seguito corsi da barman. E poi ho imparato tanto sul campo. Ho anche una certa esperienza di cucina, maturata da ragazzo. Lavorare in cucina è molto formativo".
Il locale si affaccia sul salotto buono di Monza, un punto d’osservazione privilegiato per verificare come sia cambiata Monza e come siano cambiati i suoi frequentatori. "Il periodo condizionato dalle restrizioni anti Covid – precisa Bonelli – è stato molto duro. Siamo stati chiusi oltre due mesi. Noi, comunque, abbiamo subito offerto il servizio di consegna a domicilio. Lo abbiamo considerato anche un modo per stare vicini ai nostri amici, ai nostri clienti. Adesso, in ogni caso, c’è ancora qualcosa da recuperare rispetto al periodo precedente l’emergenza sanitaria". "Per quanto riguarda il comportamento della gente – aggiunge –, si diffonde sempre di più l’abitudine dell’aperitivo. Una persona, anni fa, terminato il lavoro, andava solitamente a casa. Ora, invece, spesso ha il locale preferito dove si ferma a socializzare con gli amici, bere l’aperitivo e mangiare qualcosa. Non costa come una cena e uno torna a casa sazio".
Il Caffè della Piazza è frequentato da una clientela abituale e da turisti di passaggio. Una tendenza che si è decisamente accentuata negli ultimi tempi. "Dal punto di vista turistico – commenta Gianmarco – il Comune di Monza ha svolto un’efficace campagna promozionale. Vedo spesso qui in piazza tour guidati. La vicinanza con il Duomo e il Museo aiuta. E poi c’è la clientela legata al Gran premio di Formula 1 e alle gare in autodromo. Tra i clienti del locale ci sono anche stranieri che si trasferiscono in città per motivi lavorativi. Per un anno e mezzo è stato nostro cliente John. Veniva dalla Nuova Zelanda e si era fermato a Monza per un anno e mezzo. All’inizio veniva qui, anche perché io parlo inglese e l’ho aiutato a imparare l’italiano. Siamo diventati amici e lui alla fine aveva una buona padronanza della nostra lingua".
Ma c’è anche chi, nel locale di piazza Trento e Trieste, fa sosta abitualmente per rispettare una specie di rito. "Tra i nostri clienti abituali – precisa Gianmarco – c’è una coppia molto distinta. Lei beve l’amaro Zucca. Lo prende per un ricordo d’infanzia: mi ha raccontato che, quando era una bambina, suo padre le permetteva di toccare con il ditino l’amaro, per un piccolo assaggio".