Besana Brianza, nei prati per ammirare la fioritura del ciliegio secolare

Alto 24 metri, ha un’età compresa tra i 150 e i 200 anni ed è stato inserito dal ministero delle Politiche Agricole nell’elenco degli alberi monumentali d’Italia

Il ciliegio secolare di Besana Brianza

Il ciliegio secolare di Besana Brianza

Besana Brianza (Monza Brianza) – Anche quest’anno sono molte le persone che hanno camminato per ammirare il ciliegio secolare di Vergo Zoccorino. Considerato l’esemplare selvatico più grande d’Italia, ogni anno regala lo spettacolo della fioritura a centinaia di appassionati, in pellegrinaggio per ammirare lo spettacolo della fioritura di questo esemplare di valore storico che il ministero delle Politiche Agricole ha inserito nell’elenco degli alberi monumentali d’Italia.

Alto circa 24 metri, con una circonferenza di 500 centimetri, è considerato il ciliegio selvatico più grande della nostra Penisola e si stima che abbia un’età compresa tra i 150 e i 200 anni. Per poterlo ammirare da vicino, bisogna lasciarsi alle spalle la provinciale 155, quindi percorrere il sentiero che da via Cascina Cremonina arriva a Cascina Casanesca, a Vergo Zoccorino. Fino a raggiungere la pianura che ospita questo splendido esemplare di prunus avium. G

li studiosi ritengono che il ciliegio sia stato piantato circa un secolo fa, data a cui risale la costruzione della Cascina Casanesca, che si trova poco più in là. Il ciliegio selvatico è stato scelto per rappresentare la Lombardia nel Giardino dei Patriarchi dell’Unità d’Italia, inaugurato il 27 settembre 2013 a Villa Quintili a Roma, dove è stata piantata una sua talea in un’area in cui sono stati messi a dimora i gemelli degli alberi monumentali più significativi di tutte le nostre regioni.

“Per noi besanesi – spiega il sindaco Emanuele Pozzoli – è sempre un grande piacere vedere la bellezza del nostro ciliegio e territorio ammirata da tantissime persone. Stiamo lavorando con il progetto Greenaway del prossimo anno per rendere attrattivo il territorio dal punto di vista paesaggistico, naturalistico, culturale e anche architetturale. Consiglio a chi ha bimbi di seguire il Percorso delle Fate. Inoltre chiedo a tutti rispetto per le aree verdi che i contadini curano quotidianamente. Anche perché ci sono campi coltivati e in questi ultimi giorni ho visto foto del campo a fianco completamente devastato: molti pensano che sia un campo d’erba, in realtà è coltivato a grano".

Un albero monumentale di valore, non solo per la sua età, ma anche per la biodiversità che rappresenta e per il paesaggio in cui è inserito. Per chi se lo trova davanti, lo spettacolo è bello da togliere il fiato.