Russia, la prima ballerina Olga Smirnova lascia il Bolshoi: "Mi vergogno del mio Paese"

L'artista, che ha sempre dimostrato di essere contraria alla guerra, si è unita al Balletto nazionale olandese

Olga Smironva, la prima ballerina del Bolshoi

Olga Smironva, la prima ballerina del Bolshoi

Mosca, 16 marzo 2022 - La prima ballerina Olga Smirnova, una delle principali star della danza russa, ha rassegnato le sue dimissioni dal Bolshoi di Mosca dopo aver denunciato l'invasione dell'Ucraina. La comunicazione ufficiale è arrivata dal Balletto nazionale olandese, presso il quale si esibirà d'ora in poi.

Smirnova è nata e cresciuta a Pietroburgo. Secondo quanto è stato annunciato oggi si è unita al Balletto nazionale olandese, dove inizierà a lavorare con il solista brasiliano Victor Caixeta che, a sua volta, ha lasciato il Balletto Marrinsky di Pietroburgo in risposta alla guerra. Nel comunicato il Balletto nazionale olandese ha confermato che la scelta di Smirnova - che ha avuto nonni ucraini - è conseguenza della sua opposizione all'invasione russa dell'Ucraina.

Già in precedenza Smirnova aveva annunciato sul suo canale Telegram di essere contraria alla guerra "con tutte le fibre del corpo". "Non avrei mai pensato che avrei provato vergogna per la Russia, sono sempre stata orgogliosa del talentuoso popolo russo, delle sue conquiste culturali e atletiche. Ma ora sento che è stata tracciata una linea che separa il prima e il dopo", ha scritto Smirnova.

La ballerina è attesa il 9 aprile a Milano, alla Scala, per il Galà Fracci, dove danzerà in coppia con Roberto Bolle. E dove è in programma l'esibizione - ne la Morte del Cigno - di un'altra leggenda del balletto russo, che nei confronti della guerra è stata finora assai abbottonata. È Svetlana Zakharova, nata a Lutsk, in Ucraina, ma di nazionalità russa, con un passato filo putiniano. Nel 2008 venne eletta alla Duma per Russia Unita, il partito dell'inquilino del Cremlino ma, per sua stessa ammissione, la politica non l'ha entusiasmata. Chissà se l'étoile avrà il via libera del sindaco Giuseppe Sala, dopo che il Piermarini ha chiuso le porte al direttore d'orchestra russo Valery Gergiev che non si era dissociato dalla guerra di Putin.

Con la "fuga" di Smirnova, nel giro di pochi giorni, il teatro moscovita ha perso le sue star più illustri sommando ai danni delle sanzioni estere l'impoverimento di un panorama culturale iconico per l'orgoglio di Mosca. Dopo l'abbandono, il 6 marzo, del direttore Tugan Sokhiev, il giorno successivo ha lasciato il primo ballerino, l'italiano Jacopo Tissi, e poi il danzatore solista David Motta Soares.