Afghanistan, la guerra è finita. Partito l'ultimo volo: militari Usa via dopo 20 anni

Il generale McKenzie: "Nella missione morti 2.461 militari e civili americani". Talebani in festa: "Abbiamo fatto la storia"

I militari Usa lasciano l'aeroporto di Kabul

I militari Usa lasciano l'aeroporto di Kabul

Kabul (Afghanistan) - La guerra in Afghanistan, la più lunga della storia americana, è ufficialmente finita. Le ultime truppe Usa hanno lasciato Kabul. Troppo grande la paura di nuovi attentati da parte dei jihadisti dell'Isis-K, con gli allarmi lanciati fino all'ultimo dal Pentagono su minacce "reali e specifiche" di altri attacchi terroristici. "In Afghanistan non è rimasto un solo soldato americano. Il ritiro di stasera significa sia la fine dell'evacuazione del materiale militare sia la fine di quasi 20 anni di missione iniziata poco dopo l'11 settembre", ha annunciato il generale Kenneth McKenzie, capo del comando centrale Usa. "È una missione che ha assicurato alla giustizia Osama Bin Laden insieme a molti cospiratori di Al Qaeda. Il costo è stato 2.461 militari e civili americani uccisi e oltre 20mila feriti, inclusi i 13 marines morti la scorsa settimana", ha aggiunto McKenzie, specificando che gli ultimi a lasciare il suolo afghano sono stati l'ambasciatore e un generale.

Talebani in festa

Subito dopo l'annuncio del Pentagono, spari sono stati uditi a Kabul per festeggiare la partenza dell'ultimo volo Usa. I colpi venivano in particolare dai principali check point dei talebani, mentre urla di giubilo si sono innalzate da postazioni nella ex green zone. "Abbiamo nuovamente fatto la storia", ha esultato su Twitter Anas Haqqani, un alto dirigente delle milizie talebane. "Gli ultimi soldati americani hanno lasciato l'aeroporto di Kabul e il nostro Paese ha conquistato la completa indipendenza. Sia lode a Dio - ha dichiarato il portavoce Zabihullah Mujahid -.  La sconfitta degli Stati Uniti è stata una grande lezione per gli altri invasori e per la nostra generazione futura. E' anche una lezione per il mondo. Vogliamo comunque avere buoni rapporti con gli Usa e gli altri Paesi". Nelle caotiche ultime ore del ritiro, razzi dell'Isis erano piovuti sull'aeroporto Karzai. I jihadisti dello Stato Islamico avevano rivendicato il lancio di sei razzi Katyusha, che volevano fare un'altra strage dopo l'attentato kamikaze che il 26 agosto ha ucciso oltre 170 persone di fronte ai cancelli dello scalo.

Il presidente Biden

"Gli ultimi 17 giorni hanno visto le nostre truppe eseguire la più grande evacuazione aerea nella storia Usa, portando via oltre 120mila cittadini Usa, cittadini dei Paesi nostri alleati e afghani alleati degli Stati Uniti. Lo hanno fatto con coraggio impareggiabile, professionalità e risolutezza. Ora la nostra presenza ventennale in Afghanistan è finita": lo ha detto Joe Biden in una nota diffusa dalla Casa Bianca. "I talebani si sono impegnati per un passaggio sicuro e il mondo chiederà conto dei loro impegni", ha aggiunto. Tra gli sforzi indicati da Biden, l'azione diplomatica in corso in Afghanistan e il coordinamento con i partner nella regione "per riaprire l'aeroporto consentendo la continuazione della partenza per quelli che desiderano partire e per la consegna dell'assistenza umanitaria al popolo afghano".

Repubblicani all'attacco

Alcune figure di spicco dei repubblicani hanno criticato Joe Biden dopo l'annuncio della fine delle missione in Afghanistan, una "vergogna" che a loro avviso lascia circa 200 cittadini americani alla mercè dei talebani. Il presidente ha "creato un disastro, abbandonando degli americani e i nostri interessi", ha denunciato la presidente del Gran Old Party, Ronna McDaniel. "Questo prova quello che sapevamo già: Biden è incapace di servire come commander in chief, gli Stati Uniti e il mondo sono meno sicuri a causa sua", ha aggiunto.