La borsa icona "Postina" compie dieci anni

Franco Zanellato, il creativo, per festeggiare la ricorrenza arriva a Milano in bicicletta da Vicenza e le Poste fanno l'annullo filatelico

Postina Zanellato

Postina Zanellato

«L’energia muove il mondo, la passione muove il mio». Franco Zanellato, imprenditore e creativo, noto per avere disegnato e prodotto la iconica borsa «Postina» aveva annotato questo pensiero dieci anni fa, in una cartolina datata 21 giugno 2011, Vicenza. 

Era più di un pensiero, in realtà era una scommessa: «Voglio creare qualcosa di mio, di timeless, che parli italiano e parta dalla passione per i pellami trasmessa dalla mia famiglia, da mio zio Mariano. Se il mio sogno diventerà realtà, fra dieci anni vado a Milano in bicicletta». E alle 10.30 di ieri mattina Franco Zanellato è arrivato puntuale davanti al Duomo. E ci è arrivato con la bicicletta, una vecchia Bottecchia, quella che usava quando la postina era ancora un sogno. 

Così per celebrare i 10 anni di tante cose: la nascita della “Postina” appunto, la prova che i sogni vanno inseguiti e che le favole a volte diventano realtà, Poste Italiane ha dedicato uno speciale annullo filatelico alla borsa già diventata un must. Brevettata, imitatissima, per quel capace mix fra comodità ed eleganza che la rende da giorno e da sera, da giovane e da donna adulta. Trasversale, senza tempo e molto italiana.

La storia della Postina – racconta Franco Zanellato – è la storia della mia vita, della mia terra vicentina, della mia famiglia. La borsa, che ricorda l’idea romantica del postino anni Cinquanta, nasce da una serie di coincidenze: il diario di mio padre, guantaio artigiano della pelle, ritrovato in un cassetto per caso, la foto della nonna Blandina, il corriere che suonò due volte per consegnarmi una raccomandata, il messaggio nella missiva, un minuscolo fermacarte con il cappello di Napoleone e il rumore della ricarica dell’orologio. 

Ricordi, suoni e suggestioni, così è nata l’idea. Ho voluto - spiega ancora - una borsa morbida e sinuosa come una nuvola, con la forma che ricorda le lettere dei primi del ‘900 e una pelle eccezionale che trasmette al tatto tutto il valore della materia prima. Come chiusura un piccolo cappello di Napoleone inciso con onde come quelle che il vento disegna sulla sabbia e quel dolcissimo ticchettio di orologio della chiusura». 

In 10 anni dal lancio la “Postina” ha raggiunto i 300.000 esemplari, tutti numerati, di cui 700 pezzi unici. Una prodotta addirittura per papa Francesco rigorosamente in color bianco loto, o bianco Vaticano. E una damascata per la regina Paola del Belgio. «Con entrambi - dice Zanellato - ho avuto e conservato uno scambio epistolare molto emozionante che ha particolarmente gratificato il mio lavoro». Poi ci sono i modelli pensati per i vip: «Solo donne vere però, le mie preferite, donne con una storia, con un carattere». La borsa è stata prodotta in 8 misure diverse e 3.000 combinazioni di colori. Per festeggiare questa tappa importante della carriera Franco Zanellato ha quindi mantenuto la promessa.  È arrivato in bicicletta da Vicenza, un percorso lungo 247 chilometri che ha diviso in sei tappe. Durante il viaggio ha potuto pensare tanto, e ripercorrere un po’ questi anni di successi che nascondono tante battaglie. E, in fondo, perché no, ha pensato anche al futuro.

Una borsa per la generazione Zen? «Ho capito - spiega - che voglio iniziare a dialogare con loro tramite il linguaggio della moda parlare di qualità, di artigianalità, di creatività, di esclusività e cultura del bello. Voglio pensare a prodotti che siano sempre più tracciabili e sostenibili, elementi che sono nel dna del brand». E ancora: «Voglio ascoltare il mercato e le nuove tendenze».  Quindi appuntamento fra dieci anni, ancora in piazza Duomo, con la stessa bici, magari elettrica, e con un nuovo traguardo raggiunto.