Maglioni natalizi: come nasce la tradizione. Dai pescatori scandinavi a Bridget Jones

Di recente l'usanza di indossare modelli colorati con fantasie ispirate alle feste si è diffusa anche in Italia. E c'è persino una giornata a tema

Maglioni di Natale, un argomento che non lascia indifferenti in tempo di feste. Sul tema la divisione è netta: o si odiamo o si amano. Negli ultimi anni la moda si è diffusa anche in Italia: capita di vederli indossati alle feste aziendali ma anche ai pranzi di famiglia. In molti, per parlarne, utilizzano la dizione anglosassone "Christmas jumper", anche perché è proprio nel Regno Unito (oltre che negli Stati Uniti) che la tradizione ha preso piede, estendendosi poi a tutto il mondo.

Come nasce la tradizione

Così come l'usanza di addobbare un abete (o un albero sempreverde), la tradizione dei maglioni natalizi nasce nei paesi del Nord Europa. Nelle nazioni scandinave, infatti, le anziane erano abituata a cucire maglioni pesanti per i mariti e i figli che uscivano a pesca, anche d'inverno, di modo che potessero proteggersi dai rigori del clima. E come mai venivano scelti colori accesi, rosso in primis, rimasti tipici dei Christmas jumper? Per ragioni eminentemente pratiche: tinte vivaci avrebbero consentito di ripescare più agevolmente i pescatori vittime di cadute in acqua.

Maglioni di Natale sul set

Insospettabili e cultori dell'eleganza come Ingrid Bergman, Gary Cooper e Clark Gable, nel corso degli anni, sono apparsi in servizi fotografici con indosso il maglione di Natale. Lo "sdoganamento" definitivo, però, è arrivato con una serie di culto negli anni '80, i Robinson, la fiction che raccontava le vicende di una famiglia afroamericana di classe medioalta. A portare con orgoglio il Christmas jumper in una delle puntate più note della serie fu Bill Cosby, che interpretava il ruolo del capofamiglia Cliff Robinson. Bill Cosby-Cliff Robinson si presentò sul set con un "ugly Christmas jumper" (tradotto, il brutto maglione di Natale), disegnato allora da uno stilista olandese.

Nel nuovo secolo ci pensò un film a trasformare il maglione natalizio in un indumento fashion.  Si tratta de "Il diario di Bridget Jones" (2001): in una delle scene più citate è esilarante lo scambio fra la protagonista interpretata da Renée Zellweger e il suo futuro compagno Mark (Colin Firth), che indossa un maglione di Natale su cui è ricamata la figura di Rudolph la renna.

Accessorio alla moda

Il maglione natalizio, quindi, è diventato all'improvviso un capo cool (più o meno). Diversi marchi di moda hanno lanciato collezioni ispirate alle feste in cui a "prendere la scena" sono proprio diversi modelli di Christmas jumper. L'attrice Whoopi Goldberg ha ideato una linea dedicata solo a questo capo d'abbigliamento. Le repliche del pullover indossato da Colin Firth in "Il diario di Bridget Jones" hanno invaso negozi ed e-shop. Sono nate collezioni dedicate al mondo dello sport, ai vip dello spettacolo, persino a filosofi e personaggi storici. 

Sono nate anche iniziative collaterali: ad Amsterdam, sulla linea della corsa dei Babbi Natale, è stata tenuta a battesimo una gara da correre rigorosamente con indosso il Christmas jumper. Lo stesso accade in California, anche se in questo caso si gareggia con la bicicletta. In Francia si svolge il campionato dei maglioni più brutti realizzati a mano. C'è anche un Christmas jumper day: cade il terzo venerdì di dicembre.