
Gonzalo Higuain (Lapresse)
Milano, 8 dicembre 2018 - Gonzalo Higuain da un lato, Andrea Belotti dall’altro. Milan-Torino è molto di più di questo ma di certo la sfida tra i due attaccanti sarà uno dei temi di maggiore interesse della gara di domenica sera a San Siro (ore 20.45). Una serie di incroci sull’asse Milano-Torino, tra chi ha lasciato una piazza e chi, invece, l’avrebbe potuta lasciare. Higuain fa parte del primo giro, quelli che Torino l’hanno lasciata. Nemmeno tanto bene e nemmeno di sottofondo, anche se ha vestito la maglia dell’altra parte della città, quella bianconera della Juventus. E lui di gol al Torino ne è specialista: perché il Pipita ha già segnato sette reti contro i granata in dieci precedenti.
Un buon ruolino di marcia, anche se il numero nove rossonero non è andato in gol nelle ultime due sfide. Di certo non il massimo, visto che già l’impresa degli uomini di Gattuso sarà ardua visto che la squadra di Walter Mazzarri è la seconda miglior difesa in trasferta, dopo la Juventus, con soli sei gol subiti e, sempre con i bianconeri, una delle uniche due squadre a non aver ancora perso fuori casa in Serie A. Difficile che questo possa fermare però un Milan decisamente in un periodo positivo. E sono i numeri a confermarlo, visto che rispetto allo scorso campionato il Milan, dopo le prime 14 giornate, ha cinque punti in più rispetto a quelli ottenuti lo scorso anno e un maggio numero di gol segnati, 24 contro 19.
E questo nonostante l’apatia attuale di Higuain: il Pipita, che domani sarà regolarmente in campo al fianco di Cutrone, non segna addirittura dal 28 ottobre, da quel MilanSampdoria 3-2 che di fatto ha dato la scossa giusta alla stagione dei rossoneri. Da lì tre gare di campionato (contro Genoa, Udinese e Juventus) e una di Europa League (contro il Dudelange) senza mai segnare. Un giocatore che deve ritrovarsi e che soprattutto vuole ritrovarsi, visto che da centro nevralgico del progetto sportivo sta lentamente diventando marginale (e, non a caso, il Milan senza di lui non ha mai perso ottenendo due vittorie e tre pareggi). Dall'altra parte c'è Andrea Belotti, uno che sarebbe potuto essere rossonero e invece veste ancora il granata; con il Pipita condivide lo stesso numero di reti segnare finora (sette) e un’alternanza di prestazioni decisamente poco consone al giocatore che si era visto due anni fa e che era stato valutato da Urbano Cairo addirittura 100 milioni di euro: cinque reti in campionato (e due in Coppa Italia) realizzate alla seconda, alla quinta, all’undicesima (doppietta) e alla quattordicesima giornata. Troppa discontinuità: Higuain e Belotti, una partita per ritrovarsi.