MATTIA TODISCO
Inter

Inter: per Jovetic è il giorno del giudizio, altrimenti il rientro sul mercato

A caccia di un ruolo da protagonista anche da goleador

Stefan Jovetic

Milano, 10 ottobre 2016 - Il Montenegro, per Stevan Jovetic, è diventato un rifugio sicuro. Nonostante le pressioni non manchino, considerando il peso specifico che la sua presenza ha nei risultati della squadra, all’attaccante dell’Inter riesce più facile giocare con la propria nazionale, piuttosto che in nerazzurro. Sente la fiducia, difficile da negargli in un contesto nel quale è lui la stella e gli altri i comprimari, e riesce a esprimere il suo talento per quanto ci si aspetta da lui. Anche quando la sua nazionale, esclusa dagli ultimi Europei, è andata male difficilmente Jovetic non è stato tra i protagonisti in positivo. I numeri con il Montenegro sono ottimi: 18 gol, l’ultimo dei quali sabato al Kazakhistan, in 42 partite. Se le percentuali realizzative fossero queste anche nel club racconteremmo tutta un’altra storia.

Al contrario, se si guarda all’esperienza interista, numeri e prestazioni non confortano la voglia di “JoJo” di prendersi la scena avendo più minuti a disposizione. Sei centri in ventotto presenze, un feeling mai sbocciato con il compagno di squadra più impiegato (Icardi), poca incisività negli spezzoni concessi da De Boer in questo avvio di stagione. Due scampoli (contro Pescara e Roma) in cui il montenegrino è stato forse penalizzato anche dall’impiego sulla fascia, così come probabilmente ha pesato sul moralel’esclusione dalla lista per l’Europa League. Quali che siano le ragioni, il giocatore non sembra essere ancora uscito dal malinconico tunnel personale in cui si è infilato a partire da Inter-Lazio dello scorso dicembre, nella sera del celebre screzio in spogliatoio con Mancini.

Tutto quel che di negativo lo circonda a Milano, si dissolve al momento dello sbarco in Montenegro. «Sarebbe più facile per me se avessi più minuti in più nelle gambe, ma non sto cercando alibi. Sto bene, mi sto allenando e voglio dare il massimo», ha detto alla vigilia dell’ultimo impegno. Una volta in campo ha lasciato ogni possibile scusa alle spalle, siglando un gol e un assist. Prima di far ritorno ad Appiano avrà un’altra opportunità di farsi notare da De Boer, domani contro la Danimarca. Al mercato di gennaio mancano due mesi e mezzo. L’obiettivo è riprendersi un posto al sole. In caso contrario, come in estate, la prossima finestra trasferimenti passerà in gran parte con il telefono in mano. Alla ricerca di una destinazione, magari Firenze, in cui poter replicare quello che oggi gli riesce solo in nazionale