La chiave del Milan? Una difesa di ferro. Bonucci e Romagnoli le certezze

Cambiando modulo Gattuso ha trasformato il reparto

Alessio Romagnoli (Newpress)

Alessio Romagnoli (Newpress)

Milano, 17 febbraio 2018 - Da banda del buco a cortina di ferro. La difesa del Milan ha trovato finalmente equilibrio e solidità. Nelle ultime nove partite (in cui sono stati collezionati sei vittorie e tre pareggi) la squadra di Gattuso - pronto a rinnovare fino al 2020 come anticipato da Il Giorno - è rimasta imbattuta per ben cinque volte e ha incassato appena quattro reti, mai più di un gol per gara. Facile individuare in questi dati il segreto della svolta rossonera: nelle precedenti 29 partite stagionali il Milan aveva subito 31 gol - più di uno di media - e per ben nove volte aveva raccolto il pallone nella propria porta per almeno due volte nella stessa gara, segnale di grande fragilità; ora invece Donnarumma dorme spesso sonni tranquilli, poco sollecitato dagli attaccanti.

DUETTO AZZURRO. A proteggere il portiere la coppia Bonucci-Romagnoli, titolare (guarda caso) proprio nelle ultime nove partite. Da quando Gattuso ha quindi scelto e dato continuità al proprio asse centrale - prima rinunciando alla difesa a tre varata da Montella, poi panchinando senza pietà un acquisto da 15 milioni come Musacchio - il Milan ha cominciato davvero a volare. Bonucci e Romagnoli, una vera metafora dell’amalgama tra vecchi e nuovi: all’inizio - con Montella - poco compatti e svagati, ora - con il Dna Milan trasmesso da Gattuso al gruppo - improvvisamente empatici tra loro e concentrati ai massimi livelli. «Bonucci è un fenomeno», l’ultimo complimento lanciato nell’etere da Romagnoli. Il valore di Bonucci è indiscusso e indiscutibile, nonostante un avvio di stagione davvero difficile con serietà è riuscito a raddrizzare ciò che era storto. La crescita di Romagnoli invece è esponenziale: si è scrollato di dosso il peso (mai voluto) dell’eredità di Nesta e ora si candida per comporre con il proprio compagno di squadra (e potenziale nuovo capitano, Buffon permettendo) la difesa anche della Nazionale.

DONNARUMMA E LA CURVA. A certificare la nuova serenità che si respira attorno al Milan, ecco anche la pace sancita tra il portiere e i tifosi. Dopo la partita contro il Ludogorets Donnarumma si è avvicinato insieme ai compagni allo spicchio di supporters rossoneri per applaudire la Curva in trasferta e ricevere i meritati complimenti: lì si è tolto la maglietta e l’ha lanciata - in segno di regalo - ai tifosi. Dopo la durissima contestazione durante Milan-Verona e la tregua armata sancita per il bene (e la tranquillità) del ragazzo, un nuovo capitolo di questa telenovela. Il termometro in questa fase volge al sereno, la speranza di Mirabelli e Fassone è mantenerlo tale.

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