LUCA TALOTTA
Sport

Bennacer alza l’asticella, nel Milan è una certezza

Cresce il rendimento dell’algerino, fondamentale per la precisione nei passaggi. E quando manca (soprattutto per squalifica) la sua assenza si fa sentire

Bennacer pronto a riprendersi un posto in mediana dopo lo stop per squalifica

Milano, 7 febbraio 2020 - È entrato a Milanello in punta di piedi, nonostante un riconoscimento sulle spalle come quello di miglior giocatore dell’ultima Coppa d’Africa. Ma lui, Ismael Bennacer, ha saputo aspettare il suo momento. Approfittando di un Biglia che ha poco convinto, l’ex Empoli oggi è a tutti gli effetti uno degli insostituibili di casa Milan. Tanto che la sua assenza contro il Verona si è sentita enormemente. Ma domenica contro l’Inter, tornerà a disposizione e si sistemerà in mezzo al campo, portando in dote una percentuale dell’86,7% di precisione nei passaggi. Pecca in fisicità, cosa che lo porta a dover commettere spesso falli gratuiti (e ammonizioni risparmiabili, visto che è già arrivato a quota dieci); ma lui è, al pari di Ibrahimovic, uno degli elementi cardine di questo nuovo Milan targato 4-4-2. Senza le sue verticalizzazioni e la sua gestione del pallone, il Milan è infatti apparso molto confusionario e meno lucido in fase di possesso contro gli scaligeri, e poco hanno potuto fare i suoi sostituti, visto che pur sempre di giocatori adattati in quella zona di campo si trattava. Calhanoglu, chiamato a ricoprirne il ruolo, ha disputato una buona gara a San Siro, ma è evidente che sia un giocatore fuori ruolo, con ritmi diversi rispetto a Bennacer. E l’assenza di quest’ultimo ha iniziato a far risuonare campanelli d’allarme in via Aldo Rossi, con la società che si è già messa alla ricerca di un valido sostituto al nativo di Arles.

Il presente, però, si chiama Inter. E per Bennacer si tratterà del primo derby milanese, dopo due gare già disputate contro i nerazzurri, con la maglia dell’Empoli, ed entrambe perse (0-1 e 1-2). Chissà che effetto farà avere di fronte Eriksen, uno che in mezzo al campo offre quantità e qualità e con il quale sarà sicuramente una bella sfida. Di certo tra i due c’è una differenza sostanziale: l’algerino ha ormai conquistato un ruolo essenziale e vitale per il gioco di Pioli, sia che si giochi a 3 o a 4 a centrocampo; mentre Eriksen deve ancora entrare nei meccanismi del gioco di Conte. Sicuramente, però, il duello in mediana sarà entusiasmante. Intanto si continua a lavorare a Milanello: Bennacer e Kessié dovrebbero agire in mezzo, sostenuti sugli esterni da Calhanoglu (a sinistra) e Castillejo (a destra). In attacco, invece, Ibrahimovic dovrebbe essere affiancato da Leao. Gli unici dubbi di Pioli sono in difesa: Conti e Calabria si giocano il posto a destra, con l’incognita Saelemaekers quale terzo incomodo. E al centro si cerca il partner di Romagnoli: Kjaer o Musacchio?