Beppe Sala: "Ecco come sarà la nuova Milano"

Causa Covid, il sindaco resterà in carica 11 anni . E ora sollecita progetti da Tancredi, Scavuzzo, Censi e Riva

Beppe Sala

Beppe Sala

Un progetto per il futuro della città, a quasi un anno dalla riconquista di Palazzo Marino. Il sindaco Giuseppe Sala annuncia un evento pubblico a settembre per illustrare e rilanciare l’azione politica della sua amministrazione comunale. "Mi sto preparando per spiegare a Milano e ai milanesi, a settembre, qual è il disegno per Milano", spiega il primo cittadino al termine di un appuntamento mattutino nella Sala Alessi di Palazzo Marino sui 150 anni della Pirelli.

Un appuntamento durante il quale Sala ha anticipato anche che il suo secondo mandato non si concluderà nel 2026, come da tradizionale scadenza quinquennale, ma si tornerà al voto entro il primo semestre del 2027. Il motivo? Le ultime elezioni si sono tenute il 3 e 4 ottobre 2021 a causa dell’emergenza Covid e questo comporta lo slittamento del mandato fino a giugno 2027. Risultato: Sala, a meno di dimissioni anticipate, sarà il sindaco meneghino che dal 1993 in poi, da quando è stata introdotta l’elezione diretta dei primi cittadini, resterà più a lungo a Palazzo Marino. Per ora il recordman di durata è Gabriele Albertini, sindaco dal 12 maggio 1997 al 30 maggio 2006.

Scadenza del mandato a parte, il sindaco ha già dato i “compiti delle vacanze’’ ai suoi assessori. Dopo la pausa estiva, infatti, vuole avere un punto preciso dai suoi collaboratori sui progetti per il futuro della città. Sala, in particolare, ha sollecitato quattro assessori: "Ho chiesto a Giancarlo Tancredi (Rigenerazione urbana) di fare un quadro di quelli che sono gli sviluppi urbanistici di Milano, ad Anna Scavuzzo (Educazione) quali saranno le scuole nuove, ad Arianna Censi (Mobilità) come si muoveranno i sistemi di mobilità, a Martina Riva (Sport) cosa cambierà nel quadro degli impianti sportivi. Mettendo insieme tutti questi punti credo che ci possa essere un buon progetto per la città, ma bisogna saperlo fare".

Ecco , l’ultimo cenno del primo cittadino fa intendere che ha chiesto dati precisi ai suoi assessori, perché per presentare un programma di mandato bisogna capire quali e quanti progetti possano essere completati o almeno iniziati da qui al 2027. "La cosa positiva di questo disegno – continua il sindaco – è che c’è molto di più al di là delle mura interne delle città. Il passato sono Porta Nuova e CityLife. Ora ci sono in programma grandi interventi che vanno al di là del centro storico". Insomma, alcune zone fuori dalla cerchia della 90-91 conosceranno uno sviluppo urbanistico rilevante, a partire da quelle degli ex scali ferroviari, da Porta Romana con il Villaggio per le Olimpiadi invernali del 2026 a Farini e Rogoredo. L’obiettivo degli “Stati generali’’ di settembre preannunciati da Sala è fornire un quadro di insieme che mostri come cambierà Milano da qui al 2027. Uno sviluppo urbanistico a cui daranno un contributo i progetti finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). A settembre ci sarà un punto della situazione anche su quelli? "È meglio ed è ora. Penso proprio di sì", chiosa il sindaco.

Sempre in tema di Comune, da segnalare il quarto posto di Sala nella classifica del Sole 24 Ore sui primi cittadini più amati con il 60% di gradimento. Ai primi tre posti si piazzano Luigi Brugnaro (Venezia) con il 65%, Marco Fioravanti (Ascoli Piceno) con il 64% e Antonio Decaro (Baro) con il 62%.

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro