Salvini lo scelse e lui creò la "Bestia", Luca Morisi lascia i social della Lega

Il guru della comunicazione che ha curato i social del Carroccio negli ultimi anni

Luca Morisi

Luca Morisi

Milano - Luca Morisi, l'uomo dietro le quinte dei social leghisti, che ha lanciato il Matteo Salvini che conosciamo, lascia la guida dell'attività online della Lega. A lui, mantovano classe 1973, si deve la strapotenza e la strapresenza social del Capitano, a lui si deve la creazione della "Bestia", strumento in grado di analizzare dove tira il vento dell'indignazione, diciamo il sentiment degli utenti del web, per poi "domarlo" e usarlo a favore del partito. 

Dunque Morisi, che nella vita è guru dell'informazione e anche professore universitario, lascia la sua creatura nata quasi dieci anni fa, quando lo stesso Salvini lo scelse per curare la comunicazione social del Carroccio. Chi lo conosce lo descrive come un personaggio riservato, piuttosto defilato. Uno che alle luci della ribalta preferisce di gran lunga il cono d'ombra. 

Nell'ultimo periodo era stato cooptato nella segreteria politica 'allargata' della Lega, lo scorso ottobre. Alla base della decisione, a quanto risulta, nessuna motivazione politica, ma scelte di ordine personale e familiare.

La lettera ai parlamentari

Luca Morisi  non collabora con il partito da inizio agosto, dopo mesi di lavoro a distanza in seguito alla pandemia da Covid 19. "Cari amici, mi avete scritto in tanti", ha scritto lo stesso Morisi ai parlamentari. "Ringrazio tutti per l'interesse e l'amicizia: sto bene, non c'è alcun problema politico, in questo periodo ho solo la necessità di staccare per un po' di tempo per questioni famigliari. Un abbraccio e ancora grazie".

I post e i like

Tra le strategie della sua comunicazione anche i post coi gattini o con pane e Nutella e simili, che sono anche merito suo. Così come le gif animate SalviniOfficial, ideate sempre da Morisi. O il post che ha fatto infuriare la rete, durante il rogo di Notre-Dame, nel quale Salvini è davanti alla tv a guardare il Grande Fratello. Del resto, la ricetta per il successo è anche questa: fare apparire Salvini come un uomo comune con le stesse passioni, gli stessi interessi, abitudini e 'vizi' degli italiani.

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