Cannabis libera, "sì" del Consiglio comunale. La Lega: test anti-droga sugli eletti

Il centrosinistra vota un ordine del giorno a favore della legalizzazione. De Chirico (FI) favorevole. No del Carroccio, che rilancia

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Ventisei voti a favore, dieci contrari e due astenuti. Il Consiglio comunale dice "sì" alla legalizzazione della cannabis. O meglio, l’assemblea di Palazzo Marino, con un ordine del giorno approvato ieri pomeriggio e che vede come primo firmatario il capogruppo del Pd Filippo Barberis, chiede "al sindaco Giuseppe Sala e alla Giunta di attivarsi con il Parlamento e in tutte le sedi opportune per sostenere la necessità di approvare un disegno di legge sulla legalizzazione della produzione e del consumo di cannabis e suoi derivati".

Sì, perché i consiglieri del centrosinistra sostengono che la legalizzazione porterebbe "diversi benefici economici e sociali", da "un danno molto importante all’economia mafiosa" a "un incremento del Pil" fino a "un’importante riduzione della popolazione carceraria".

La polemica non manca. Il centrodestra si schiera contro la legalizzazione della cannabis. Con un’eccezione, il capogruppo di FI Alessandro De Chirico: "Sono a favore della proposta contenuta nell’odg. Per sconfiggere la malavita e le mafie bisogna far emergere il consumo di queste sostanze. Anche perché da parte della forze dell’ordine c’è già tolleranza quando scoprono piccoli quantitativi di cannabis non legati allo spaccio". Di parere diametralmente opposto Alessandro Verri e Deborah Giovanati, capogruppo e vicecapogruppo della Lega, che non solo votano contro, ma rilanciano con un altro odg che contiene questa proposta: "I consiglieri comunali diano il buon esempio: vogliono liberalizzare l’uso della cannabis, si sottopongano al test antidroga. Apriamo la discussione in modo sereno, senza fraintendimenti".

La replica, in aula, del consigliere del Pd Daniele Nahum non si fa attendere: "Per disobbedienza civile mi fumerò una canna davanti a Palazzo Marino e poi cederò una ciocca di capelli a Giovanati della Lega". Tant’è. Il capogruppo di FdI Riccardo Truppo, intanto, schiera il suo gruppo nel fronte del no: "La differenziazione tra droghe leggere e pesanti non sussiste. Ormai sappiamo che gli effetti del Thc sono imponderabili, può averne di diversi tra fisico e fisico. Legalizzare qualcosa di cui non abbiamo esatta contezza è impensabile. La lotta alla criminalità organizzata? Non la si può fare a detrimento della salute delle persone. Diverso, invece, è l’uso a fini curativi o lenitivi di queste sostanze". Sul tema interviene l’ex candidato sindaco del centrodestra Luca Bernardo: "Sono contrario alla legalizzazione della cannabis. Un’opinione basata sulla mia esperienza di medico sugli adolescenti e su lavori scientifici che dimostrano i danni da cannabis sui giovani. Le droghe sono tutte uguali, non leggere o pesanti".

 

 

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