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L'Inter presenta Osvaldo: "Alla Juventus sono stato bene. Ho vinto lo scudetto"

"Io e Icardi insieme? Perché no, mi piace molto come giocatore. Deciderà il mister ma penso che possiamo coesistere in campo. Anche lui ha buon piede quindi possiamo scendere in campo insieme" di Francesca Cozzi

Daniele Osvaldo

Appiano Gentile, 7 agosto 2014 - Eccolo. Osvaldo si racconta nella conferenza stampa di presentazione, prime parole ufficiali da nerazzurro. E apre subito a scenari che entusiasmano i tifosi: "Io e Icardi insieme? Perché no, mi piace molto come giocatore. Deciderà il mister ma penso che possiamo coesistere in campo. Anche lui ha buon piede quindi possiamo scendere in campo insieme". Insomma tutto si può con Osvaldo, ma guai a far pesare troppo il suo atteggiamento: "so di aver un carattere particolare, ma a volte i giornalisti esagerano. Non sono così testa calda". È lui, un oriundo, il nuovo Milito. Un'eredità pesante, ma non troppo: "Sento il giusto peso. Lui è un grande e fare i suoi stessi risultati sarebbe un sogno. Non ho pressione, ma so cosa significa arrivare dopo di lui", ha chiarito Osvaldo.

E l'attaccante si candida a diventare il bomber vero dell'Inter, anche perché c'è la voglia di rialzarsi dopo la passata stagione: "Alla Juve mi sono trovato bene anche perché ho vinto lo scudetto. Tornassi indietro farei la stessa scelta anche se non ho avuto continuità con Llorente e Tevez. Ora ho tanta fame, l'ultimo è stato un anno particolare. Voglio tornare a grandi livelli e dimostrare quanto valgo". Poi qualche battuta su Medel: "lo guardo in tv dai tempo, sono un tifoso del Boca. Ci darà tanta qualità e soprattuto forza". Questa volta però Osvaldo abbassa il tiro sugli obiettivi della squadra: "lavoreremo sodo, poi sarà il campo a dire se saremo da scudetto. Non vedo l'ora di ricominciare. Riscatto a 7 milioni? Non mi sento svalutato, credo che sia una possibilità ulteriore". Perché Osvaldo all'Inter non è di passaggio.

Francesca Cozzi