Milan, Leao e Theo affondano l'Atalanta: lo scudetto è sempre più vicino

Il Diavolo potrebbe diventare campione d'Italia già stasera se l'Inter non dovesse vincere a Cagliari

Theo Hernandez protagonista

Theo Hernandez protagonista

Milano, 15 maggio 2022 - Ultimo appuntamento stagionale a San Siro, con il Diavolo che ospita l’Atalanta di Gasperini per mettere il sigillo sul campionato: alla fine i rossoneri vincono con un secco 2-0 firmato nella ripresa da Leao e da una magia di Theo Hernandez. Il Milan ha fatto il suo dovere e dopo la sfida di stasera tra Inter e Cagliari potrebbe laurearsi Campione d’Italia. In campo Pioli conferma l'undici schierato a Verona, in attacco il solito Giroud con Leao, Krunic e Saelemaekers alle sue spalle, mentre Kessié affianca Tonali in mediana. Al centro della difesa confermata la coppia Tomori-Kalulu. Nell’Atalanta Muriel scelto come terminale offensivo, accompagnato da Pasalic e Koopmeiners: panchina per Malinovskyi. Hateboer e Zappacosta sulle fasce, a centrocampo Pessina e Freuler, con De Roon arretrato in difesa accanto a Djimsiti e Palomino. Da applausi la coreografia eccezionale messa in scena dai tifosi rossoneri, che hanno reso San Siro sold out per l’ultima volta in stagione. 73.304 gli spettatori totali. Reti inviolate Il direttore di gara Orsato dà il fischio di inizio al match e il Milan va subito all'arrembaggio con la discesa di Theo Hernandez, che percorre tutta la fascia sinistra e si accentra e serve Saelemaekers ma Djimsiti lo ferma regolarmente. I padroni di casa continuano a tenere alto il pressing e poco dopo Giroud regala la sponda giusta a Saelemaekers che cerca Tonali in area ma la difesa bergamasca si rifugia in corner. Al 13’ Leao si conquista un calcio di punizione a sinistra da buona posizione, della battuta di fa carico Krunic ma la retroguardia ospite spazza come può. L’Atalanta si fa vedere con Zappacosta e Muriel ma senza rendersi davvero pericolosa mentre ha difficoltà a interrompere la manovra aggressiva dei rossoneri: al 17’ Hateboer sbaglia un tocco in uscita, ne approfitta Theo Hernandez che gli ruba il pallone e si invola verso l'area nerazzurra ma la difesa chiude, ancora una volta, tutto. Poco dopo Krunic trova bene Leao ma il suo destro a giro è troppo debole e Musso blocca senza problemi: intanto Gasperini manda a scaldarsi Zapata per un Muriel acciaccato ma poco dopo il colombiano sembra essersi ripreso, con Palomino che spreca una buona chance mandando alto il suo sinistro, ma il suo destro dal limite dell’area trova pronto Maignan che blocca in due tempi in tuffo. Il Diavolo risponde con una bella combinazione tra Leao, che si porta a spasso la difesa ospite, Calabria e Saelemaekers ma il tiro del belga (il primo in porta dei rossoneri) è facile preda di Musso. Dopo un break di qualche minuto il Milan costruisce un’altra buona occasione da gol sull’asse Theo- Saelemaekers- Leao ma la mira del portoghese non è delle migliori e il tiro è fuori misura. Al 43’ arriva un episodio dubbio al limite dell'area dell'Atalanta con il contatto tra Djimsiti e Giroud, che cade a terra e chiede il rigore: Orsato però non concede alcun fallo e ammonisce il francese per proteste. Si va così negli spogliatoi dopo i due minuti di recupero concessi. Leao e Theo mattatori Nessun cambio da parte di Pioli e Gasperini nell’intervallo, dunque si riparte con gli stessi 22 in campo della prima frazione: a provarci per primo è Zappacosta ma Maignan non ha problemi, mentre su sponda di casa è Tonali a cercare il cross giusto ma viene deviato in corner dalla schiena di Djimsiti. Al 52’ Theo Hernandez fa esultare lo stadio per un calcio piazzato potente ma fuori di un soffio che ha illuso i tifosi rossoneri. Giroud e Saelemaekers lasciano il posto a Rebic e Messias tra le fila di casa mentre Gasperini opta per Zapata e Malinovskyi al posto di Muriel e Pasalic: mai scelta fu più azzeccata per i rossoneri perché proprio il brasiliano ex Crotone ispira il gol del vantaggio di casa firmato Leao. Il lancio di prima perfetto di Messias pesca il portoghese che scatta e brucia Djimisiti in velocità, dopo il primo controllo entra in area di rigore e con un destro rasoterra fulmina Musso. Il tiro passa sotto le gambe del portiere e si infila in rete mentre gli ospiti protestano per un contatto a inizio azione, ma dopo il consulto con il Var Orsato decide di convalidare la rete che fa esplodere San Siro. La Dea prova a reagire al 60’ ma il tiro di Zapata da buona posizione termina in curva. Bennacer per Tonali è l’altra mossa di Pioli mentre Gasperini lancia Boga per Pessina: dieci minuti dopo Kessié recupera un grande pallone e lancia Leao in contropiede il quale serve Rebic ma il suo destro è respinto dalla difesa ospite. Al 75’ il Diavolo trova il raddoppio con un micidiale contropiede di Theo Hernandez: il terzino francese si fa quasi 80 metri di campo palla al piede, entra in area e con un sinistro a incrociare infila Musso. Bakayoko per Krunic e Florenzi per Calabria sono le scelte di Pioli, nell'Atalanta Demiral e Scalvini per Palomino e Hateboer: gli ultimi giri di orologio vedono il Milan sfiorare il tris con Rebic (respinge di piede Musso a tu per tu) e la Dea riprovarci con Zapata ma Maignan si supera in uscita deviando in angolo. La ola di San Siro corona un pomeriggio magico per la capolista che ora non deve fare altro che aspettare il risultato dei cugini nerazzurri: se non sarà scudetto stasera tutto sarà rimandato a domenica prossima a Sassuolo con due risultati su tre a disposizione per festeggiare.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro