Milan, la difesa traballa: Caldara scalpita

Musacchio e Calabria in calo, contro la Lazio potrebbe essere l’occasione per l’ex Atalanta

Mattia Caldara

Mattia Caldara

Milano, 10 aprile 2019 - Ripartire da quella difesa che, una volta, rappresentava il valore aggiunto del Milan. Gattuso lo sa, la sua squadra deve ritrovare compattezza soprattutto nel reparto arretrato. Una compagine che prima soffriva per la scarsa vena realizzativa sotto porta, problema risolto con l’arrivo di Piatek al posto di Higuain. Ma che ora deve fare i conti con una difesa che tanto collaudata non sembra più. Perché c’è un po’ tutto nei gol incassati del Milan, dagli errori individuali a quelli di reparto; errori costati però molto: cinque gare di campionato e ben otto gol incassati.

A Torino contro la Juventus è stato Musacchio il giocatore più in difficoltà: l’argentino ha servito alla Juventus il pareggio con un fallo da rigore ingenuo su Dybala (che di certo nulla ha fatto per evitare il contatto). Mentre il gol del 2-1 bianconero è nato da un disimpegno sbagliato di Calabria, anch’egli apparso un po’ in difficoltà nel recente passato. Nello scontro diretto con la Lazio di sabato servirà massima concertazione e affidabilità: e Gattuso potrebbe anche pescare il jolly dalla panchina, attingendo a quel Caldara che finora è stato assente giustificato di questa stagione causa i molteplici infortuni. L’ex difensore dell’Atalanta sta bene, essendo rientrato tra i convocati ormai da oltre un mese (cinque panchine consecutive per lui, la prima in Chievo-Milan del 9 marzo scorso). Ora aspetta che Gattuso gli conceda una chance, che potrebbe arrivare già sabato o, al più tardi, il 20 aprile contro il Sassuolo. Intanto il Milan cerca la svolta: la squadra non vince da un mese, perché proprio il successo contro i clivensi a Verona (2-1) è ancora l’ultimo del Diavolo in campionato. Da quel momento, la squadra di Gattuso ha inanellato tre sconfitte, contro Inter, Sampdoria e Juventus, e un pareggio, contro l’Udinese.

La svolta è necessaria, ora che la lotta per il quarto posto è diventato un affare a cinque per due soli posti finali. Gattuso sa benissimo che ha bisogno di ripartire dalle certezze che questa squadra ha saputo dargli nell’ultimo periodo. E su tutte non può che esserci lui, Piatek. L’impatto del centravanti polacco in rossonero è stato determinate. Il calciatore ex Genoa, già a quota dieci reti in tredici presenze in rossonero, ha segnato da solo un numero maggiore di reti in Serie A che il resto della squadra intera da quando è approdato a Milanello. In undici gare di campionato, il numero 19 rossonero ha segnato otto gol, a fronte dei sette di tutto il resto del Milan nello stesso arco di tempo.

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