Il Jova Beach Party vola sulle critiche e fa quadrare i conti: "Più gioia che disagi"

A Bresso l’ultimo appuntamento del tour bersagliato da accuse e inchieste. Il produttore: polemiche pretestuose. "Format addio? Decide Lorenzo"

Jovanotti sul palco di Bresso con Rkomi

Jovanotti sul palco di Bresso con Rkomi

Alla fine ha vinto lui. Finito nella peggiore delle tempeste, Jovanotti ha saputo tenere la barra a dritta e, a Bresso, ha raccolto il frutto della sua caparbietà. Abituato ad innamorarsi delle proprie idee senza star lì a valutare troppo, secondo le critiche, la loro compatibilità economica, politica o ambientale, il ragazzo fortunato in versione pirata s’è trovato ad affrontare uno dei tour più esaltanti e complicati della sua carriera. Dilaniato dalle polemiche, pressato dalle inchieste (ultima quella aperta della procura di Lucca per danno ambientale dopo il concerto alla spiaggia del muraglione di Viareggio) e costretto, come tutti, a fare i conti con un’estate overbooking un po’ ovunque quanto a concerti. "Questo format, che è stato ideato da Lorenzo e purtroppo per me ho realizzato con mal di fegato e problematiche varie, oltre un esercizio di pazienza per cui penso mi proporranno beato, alla fine regala grandi soddisfazioni" dice il produttore del tour Maurizio Salvadori.

"Non ho mai visto uscire la gente dai concerti con questo sorriso stampato sulle labbra. Quando si parla di disagi, non si parla mai invece della gioia di mezzo milione di persone nel venire al Jova Beach Party: abbiamo un pubblico che copre tre o quattro generazioni e i commenti sono veramente entusiasti. Se devo pensare alla soddisfazione di realizzare qualcosa di unico, farei certamente altre dieci edizioni". Ma non è dato di sapere se ce ne sarà una prossima nel 2023, anzi nel 2024, visto che è molto difficile che si possa replicarla già l’anno prossimo. "Non se n’è ancora parlato, è una decisione che spetta all’artista", taglia corto. Per alcuni, come il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, lo sport dell’estate è stato il tiro al Jova Beach Party più che quello al piccione (anzi al fratino) paventato dalle associazioni ambientaliste, ma per Salvadori la polemica più pretestuosa è stata quella che ha legato la scelta delle spiagge all’opportunità di risparmiare sull’affitto degli stadi, che incide per un 10% sui bilanci dello show. "Ventidue camion, un personale di sicurezza che è quattro volte quello degli stadi, 250-300 di San Siro contro i 1.000 di Bresso. Razionalizzando il calendario, siamo riusciti ad andare benino nonostante l’impennata dei costi indotta dalla guerra e dall’alto costo della manodopera". Il futuro? "Se l’artista avesse un ravvedimento e desiderasse proseguire negli stadi le mie finanze sarebbero sicuramente soddisfatte, ma siccome ne dubito fortemente, penso che andremo avanti così".

I numeri

Nonostante il gran finale in aeroporto si sia rivelato inferiore alle aspettative, i 55mila richiamati sotto il sole di Bresso dall’ultima chiamata del Volo JBP 2022 hanno permesso alla tappa lombarda di mettere a bilancio il miglior risultato su singola data dell’intero tour. Nel 2022 a Linate s’erano superate le 74mila presenze «ma quest’anno il pubblico ha fatto una scelta precisa, dalla Lombardia sono partite migliaia di persone per andarlo a vedere al mare» dice Salvadori. «La gente vuole la spiaggia perché lì si diverte di più». Quanto a risultati, numeri alla mano, la miglior tappa è stata Viareggio con due show da 42.500 spettatori l’uno, quindi 85mila, a seguire Lignano, Roccella Ionica, Barletta. La peggiore Aosta, 16mila scarsi. Ma anche Albenga e Vasto non hanno brillato. Il resto è andato bene, sfatando i cupi presagi di una prevendita lentissima che a gennaio segnava un -60% di acquisti rispetto a quella dei concerti di tre anni fa. Allarme rosso scongiurato raddoppiando il parco delle presenze del 2019, arrivato a 150 ospiti, e dilagando sul web con engagement complessivo di 11 miliardi di impression. Un bombardamento mediatico che ha incrementato di altri 150mila biglietti i 400mila venduti all’inizio di luglio.

 

 

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