Inter, Gagliardini e Lautaro chiudono la pratica Spezia

Vittoria dei nerazzurri per 2-0 con il Toro glaciale dagli 11 metri: per Thiago Motta un ritorno a San Siro amaro

L'esultanza di Lautaro Martinez, Correa e Perisic

L'esultanza di Lautaro Martinez, Correa e Perisic

Milano, 1 dicembre 2021 - L’Inter di Simone Inzaghi affronta lo Spezia dell’ex nerazzurro Thiago Motta a San Siro in uno dei due anticipi di questo mercoledì valido per la 15^ giornata di A: i padroni di casa vogliono fare punti in attesa del match dei cugini rossoneri contro il Genoa per puntare al sorpasso in classifica, dopo le vittorie con Napoli e Venezia. Missione compiuta, con l’Inter che vince 2-0 grazie alle reti di Gagliardini e di Lautaro su rigore.

In campo

Inzaghi deve rinunciare all’ultimo ad Alessandro Bastoni per una gastroenterite che lo ha colpito nella notte, al suo posto gioca D’Ambrosio. Con De Vrij, Ranocchia out, in difesa scelte obbligate con Skriniar e Dimarco, mentre a destra arriva una chance importante per Dumfries che sostituisce l'infortunato Darmian. A sinistra confermato Perisic dal 1', mentre Brozovic, Calhanoglu e Gagliardini completano il centrocampo. In attacco il tecnico piacentino punta sulla coppia argentina Lautaro Martinez-Correa, mentre Edin Dzeko e Nicolò Barella si accomodano in panchina e tirano il fiato in vista della trasferta contro la Roma di sabato alle 18. Thiago Motta rinuncia invece a Nzola, ci sono i due ex Salcedo e Manaj alle spalle di Gyasi.

Decide Gagliardini

Il direttore di gara Ghersini dà il fischio d’inizio e lo Spezia si schiera subito difensivista: Thiago Motta in fase di non possesso schiera una retroguardia a 5 con Reca che si abbassa vicino al connazionale Kiwior ma dopo 3’ è già corner per i padroni di casa dal quale, però, non arrivano pericoli. All’8’ arriva la prima occasione gol per l’Inter con Correa: il 19 nerazzurro riceve palla da Lautaro ma la sua conclusione con un destro a giro non trova lo specchio della porta. Tre minuti dopo i padroni di casa, che pressano a tutto campo, trovando un altro corner, Calhanoglu calcia dalla bandierina ma anche in questo caso la difesa spezia allontana il pericolo mentre due minuti dopo è D’Ambrosio a farsi anticipare sotto porta sprecando un’altra buona occasione. Al quarto d’ora ci prova Dimarco sulla sinistra con un’incursione ma Provedel è attento: lo Spezia si affaccia dalle parti di Handanovic solo al 20’ quando da una leggerezza di Brozovic ne approfitta Salcedo ma l'attaccante dello Spezia è murato, sulla ribattuta ci prova Sala dalla lunga distanza ma la sua conclusione è debole e il capitano nerazzurro raccoglie la sfera senza problemi. L’Inter si rifa subito sotto e al 25’ prima Correa e poi Lautaro tentano la conclusione entrambi non raccogliendo i frutti sperati: il 19 non vede Calha libero e tira debolmente, mentre il Toro manda poco a lato il suo destro dal limite. Al 28’, da una combinazione tra Dumfries e Calha, l’olandese lascia partire un tiro potente dalla destra che Provedel respinge con attenzione ma al 35’ l’Inter trova il gol del vantaggio dopo minuti di pressing asfissiante: a firmare il vantaggio ci pensa Roberto Gagliardini, dopo un bel giro palla tra Skriniar e Brozovic, con D'Ambrosio a pescare Lautaro che di tacco innesca il 5 nerazzurro abile a battere il portiere ospite. Al 41’ i casalinghi potrebbero trovare un bis lampo ma il destro di Correa viene deviato in angolo da una scivolata provvidenziale di Kiwior mentre a un minuto dal duplice fischio di Ghersini è lo Spezia ad accarezzare il pareggio con il colpo di testa su corner di Amian su cui Handanovic interviene con buona reattività. Termina così un primo tempo in cui l'Inter ha tentato 14 tiri, mai così tanti per i nerazzurri in un primo tempo di questa Serie A.

Lautaro di rigore

Thiago Motta fa subito due cambi all’intervallo facendo uscire gli esterni Amian e Reca e mettendo al loro posto Ferrer e Bastoni mentre Inzaghi conferma gli undici della prima frazione di gioco: al 51’ Correa scarica un bolide che centra la traversa negandogli la gioia del gol, un minuto dopo ci prova Brozovic ma Provedel si ritrova il pallone in mano. La pressione di casa non accenna a calare e al 56’ Ghersini concede un penalty ai nerazzurri per un tocco di mano di Kiwior sulla conclusione di Martinez: proprio il Toro si fa carico di battere il rigore e dagli 11 metri non sbaglia spiazzando Provedel. 2-0 e Spezia raggelato: al 61’ Calhanoglu, servito splendidamente da Lautaro dopo uno scambio in velocità, trova sulla sua strada l’estremo difensore ospite che si oppone ancora una volta alle raffiche nerazzurre evitando allo Spezia un’imbarcata. Thiago Motta cambia ancora e sostituisce Sala, Kovalenko e Salcedo con Bourabia, Maggiore e Salcedo mentre Inzaghi dà spazio a Sensi al posto di Calhanoglu, anche in vista del match di sabato contro la Roma, così come cambia la coppia di attacco al 72’ preferendo Dzeko e Sanchez a Lautaro e Correa: poco prima Dimarco col mancino pesca Perisic che impatta bene di testa ma non inquadra a porta. Gli ultimi 10 minuti di gioco vedono i nerazzurri amministrare il vantaggio senza però abbassare il ritmo partita mentre tiro dalla distanza di Manaj chiama Handanovic al primo vero intervento della ripresa. Il tecnico piacentino butta nella mischia Vidal e Vecino al posto di Gagliardini e Brozovic ma la squadra ormai punta al palleggio in una partita il cui risultato non è stato mai messo in discussione, complice uno Spezia troppo poco propositivo. Per i nerazzurri arrivano dunque tre punti preziosi e la terza vittoria consecutiva, cosa mai successa in serie A nell’era Inzaghi, in attesa di sapere se il sorpasso al Milan è cosa fatta.  

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