Lukaku, il trascinatore dell'Inter: ora un gol in Champions

Il belga spesso decisivo in campionato non ha ancora messo il sigillo in Europa. Intanto Conte può contare sul recupero di D’Ambrosio e Asamoah

Romelu Lukaku

Romelu Lukaku

Milano,4 novembre 2019 -  I numeri promuovono in maniera netta Romelu Lukaku. Nove gol in campionato all’Inter, all’undicesima giornata, non si vedevano dai tempi del Ronaldo brasiliano. L’impatto sulla Serie A è stato devastante, giornata dopo giornata, con un apporto che si è fatto sempre più completo in ogni aspetto del gioco. Andare a rete è quel che viene richiesto in primis a una punta, ma per Lukaku è solo una parte del lavoro.

Le sponde, i falli conquistati, gli assist, contro il Bologna persino un lancio in verticale a mandare in porta Lautaro Martinez, fermato solo da una posizione di fuorigioco quando ormai era andato a segno. Sono tutti elementi dell’aiuto che il belga fornisce per arrivare alla vittoria. L’ultima a Bologna porta indelebilmente il suo marchio: doppietta, con tanto di rigore calciato in pieno recupero spiazzando il portiere avversario. Quel che ora si chiede a Lukaku è che il cambio di palcoscenico non influisca sulle sue performance. Complice anche l’assenza forzata di Barcellona, non è riuscito a incidere in egual modo una volta passato dall’Italia all’Europa. Contro lo Slavia Praga, ad esempio, la serata no del centravanti ha pesato sensibilmente sulle difficoltà dei nerazzurri, che a confronto con un avversario più in forma avrebbero avuto bisogno di uno «sfogo» in avanti e non sono invece riusciti ad appoggiarsi sul maggior riferimento offensivo della squadra. Anche contro il Borussia Dortmund al belga è mancata la stoccata, ma l’Inter ha sopperito con altre armi.

Ad Appiano Gentile c’è la convinzione che la partita di domani, in casa dei tedeschi, sarà molto differente da quella di Milano. Potrebbe non esserci nuovamente Reus, alle prese con guai fisici, mentre ci sarà Paco Alcacer e soprattutto il pubblico di casa, il famoso «muro giallo», di cui si è vista una folta e rumorosa rappresentanza anche al Meazza a campi invertiti. In casa i gialloneri sono una squadra ancor più temibile, a cui bisognerà lasciare meno spazi possibili per sfruttare le doti tecniche dei contropiedisti in mano a Favre. La buona notizia per Conte è che già tra i convocati per Bologna si erano rivisti Vecino e Sensi, il primo dei quali ha giocato l’ultimo spezzone di gara. Dovrebbero partire per Dortmund anche Danilo D’Ambrosio, fermo dall’ultima sosta per le Nazionali a causa di un problema a un piede e Kwadwo Asamoah, escluso dalla trasferta di Bologna. Il ghanese potrebbe riprendere posto a sinistra, gli altri rientranti non sembrano già pronti per un impiego dal 1’ ma rappresentano possibili alternative a gara in corso che Conte attendeva da tempo per non sovraccaricare i muscoli dei suoi giocatori

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