Metropolitana a Milano, la M4 da Linate a Dateo aperta entro il 2022

L’assessora Censi: consegna dei lavori per la tratta dopo l’estate. Scartata l’apertura da Linate a Forlanini

Continuano i lavori nei cantieri della nuova linea blu

Continuano i lavori nei cantieri della nuova linea blu del metrò che collega San Cristoforo a Linate.

Milano - È una conferma, ma con una tempistica un po’ più cauta. L’assessora comunale alla Mobilità Arianna Censi interviene nella commissione Partecipate del Comune dedicata alla Sea e indica il cronoprogramma del primo tratto della M4, quello che porterà dall’aeroporto di Linate fino a piazzale Dateo: "La decisione che abbiamo preso è quella di aprire la tratta Dateo-Linate, perché ha un vantaggio, rispetto alla dimensione della sua efficacia. M4 ci garantisce la consegna appena dopo l’estate o addirittura durante l’estate 2022. Oggi potremmo aprire solo la tratta Forlanini-Linate, ma senza avere le garanzie delle connessioni ferroviarie. Ci sarebbe solo la connessione S6 e S9. Quindi confermo che entro il 2022 è prevista l’apertura della tratta della M4 Dateo-Linate". Non il prossimo autunno, come comunicato lo scorso 1° gennaio, meglio allungare la previsione di apertura fino a dicembre, per prudenza. 

M4 a parte, la commissione consiliare è dedicata al presente e al futuro di Sea, la società che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa. L’amministratore delegato della Spa, Armando Brunini, fornisce i dati degli ultimi due anni, caratterizzati dall’emergenza pandemia: "Nel 2020 il numero di passeggeri si è ridotto a un quarto rispetto ai livelli pre-Covid: -75% con punte vicine a zero. Il 2021 è stato un anno di ripresa ma molto parziale. Noi abbiamo chiuso a -61% di passeggeri. L’inverno scorso abbiamo registrato mediamente un -85%, la scorsa estate c’è stato un bel rimbalzo in avanti, fino a dicembre, con i primi scricchiolii. Nel secondo semestre 2021 viaggiavamo al 60% rispetto al pre-pandemia". 

L’ondata di Omicron, però, ha fatto peggiorare la situazione: "Come è naturale immaginare, l’ondata Omicron colpisce. Nel primo mese del 2022 stiamo viaggiando intorno al 50% del traffico paragonato ai livelli ante-Covid. Questa ondata non ha provocato lo stesso crollo dei passeggeri delle ondate precedenti ma siamo a metà del normale traffico previsto nei nostri aeroporti. E Sea è una realtà ad altissimi costi fissi, quindi l’impatto delle conseguenze della pandemia sui nostri conti continua a essere forte". 

Brunini indica anche qualche dato in attivo: "Cresce il settore del trasporto merci, il +35% nel 2021 rispetto al 2019. Va bene il settore dei business jet (+11% nel 2021). Ma questi due segmenti non sono sufficienti a compensare la perdita dei passeggeri". L’ad di Sea, comunque, predica ottimismo: "Stimiamo che il ritorno ai livelli del 2019, pre-pandemia, in termini di traffico, avverrà nel 2024. La media del settore, a livello internazionale, lo prevede nel 2025. Noi crediamo che le nostre azioni possano portare ad anticipare di un anno la normalità. Per il 2022 sono ottimista. Credo che ci si avvii a uscire dal tunnel, ma in questo momento soffriamo per la pandemia e per il caro-energia". Per quanto riguarda i dipendenti, Sea registra una diminuzione: 2.723 nel 2019, 2.700 nel 2020 e 2.644 nel 2021. E 60 lavoratori dei servizi Ict saranno presto esternalizzati. Un’operazione che non convince i sindacati, ieri in piazza Scala, davanti al Comune, per protestare e chiedere garanzie per i 60 dipendenti Sea.

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