Concerto a San Siro, Cesare Cremonini plana in tour sulle teste dei fan

C’è un richiamo a “Jacko” nello show di domani e nella scaletta l’omaggio a Lucio Dalla nel decennale della scomparsa

Cesare Cremonini

Cesare Cremonini

Milano, 12 giugno 2022 - ​In volo sulle teste dei fan sulla cima un possente braccio meccanico come un Michael Jackson formato “Beat it”. C’è un richiamo a “Jacko” e a quel celebre momento dei suoi mirabolanti show di oltre vent’anni fa nell’inizio a sensazione dello show con cui Cesare Cremonini cala domani a San Siro per il varo del tour negli stadi atteso pure Torino, Padova, Firenze, Bari, Roma ed epilogo all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola il 2 luglio. La “ragazza del futuro” evocata dal cantautore bolognese nell’ultimo album ha, infatti, l’impalpabilità del sogno e stimola viaggi interdimensionali come evocato dal portale disegnato dalla scenografia. "Un nuovo tour negli stadi e un album di canzoni possono e devono offrire qualcosa in più rispetto a prima. Io vorrei che i miei progetti fossero visioni e segnali capaci di aiutare la gente a raccogliere i pezzi smarriti" aveva detto il cantautore bolognese a proposito della rentrée.

E i “pezzi smarriti” da due anni di pandemia e solitudine tornano nell’afflato collettivo di uno spettacolo giocato su una cattedrale d’acciaio e di luce di 90 tonnellate "che trasporta lo spettatore in un’altra dimensione attraverso immagini tridimensionali sospese, elementi scenici reali ed effetti laser e pirotecnici" come promettono le note di produzione. Un piano avvolto dalle fiamme durante “Ciao”, i fuochi d’artificio nel sottofinale, sono i momenti a sensazione di una maratona in 25 tappe che da “La ragazza del futuro” porta a “Nessuno vuol essere Robin” e di lì ai bis di “Al telefono” e “Un giorno migliore” senza tralasciare “PadreMadre”, “Il comico (sai che risate)”, “La nuova stella di Broadway”, “Logico#1”, “Vieni a vedere perché”, “Poetica” o quella “Mondo” condivisa da Cesare sullo schermo con l’ectoplasma digitale di Jovanotti. Dell’ultimo album “La ragazza del futuro”, arrivato (faticosamente) la settimana scorsa al disco d’oro, tornano solo cinque pezzi, vale a dire la stessa “title track”, “Chimica”, “Colibrì”, “MoonWalk” e “Chiamala felicità”. In scena una band impreziosita dagli archi diretti da Davide Rossi (Coldplay, Goldfrapp ed altri) protagonisti già nell’introduzione di “Cercando Camilla”.

Omaggio a Lucio Dalla con “Stella di mare” nel decennale della scomparsa, in attesa di raccontarlo nel film annunciato lo scorso anno. "Sono di nuovo in pista perché non appartengo a quella categoria di piloti che se vincono il campionato del mondo si sentono appagati e attaccano al chiodo la tuta da corsa” dice lui, 42 anni. "I dieci anni di buio post-Lunapop hanno fatto di me un animale da palcoscenico affamato di nuovi spazi e gli stadi sono la scommessa più grossa".

 

 

 

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