Brera, il profumo dell'arte

Il celebre “naso” Villoresi spiega le essenze dei dipinti

Lorenzo Villoresi

Lorenzo Villoresi

Milano, 6 agosto 2019 - La pinacoteca di Brera ora «arruola» anche un famoso «naso» fiorentino, fondatore del primo museo italiano del profumo, e punta sull’abbinamento arte ed essenze. Dopo aver sperimentato, con successo, quello di arte e gastronomia, mettendo a capo del Caffè Fernanda lo chef siciliano Filippo La Mantia, ecco che con Lorenzo Villoresi in Pinacoteca si muovono i primi passi di un avventuroso percorso olfattivo, capace di attivare la parte più profonda delle emozioni, associando gli odori e le fragranze ad alcuni dei capolavori custoditi a Brera. E così raggiungendo l’Adorazione dei Magi di Gaudenzio Ferrari, opera esposta nella sala X, si possono ora incontrare, accostandosi a un apposito diffusore, le note acri dell’esotica mirra. Ugualmente - sembra promettere Villoresi - intense e coinvolgenti suoneranno le dolci note del Lilium candidum, a disposizione tra le didascalie “odorose” dedicate alla Madonna della Candeletta di Crivelli, nella sala XXII. E a breve anche l’incenso sarà “annusabile”. Un’esperienza insolita per visitatori e milanesi che potranno godere di questo rinnovato museo, rimesso «al centro della città» come ci tiene a dire il direttore James Bradburne.

Completato il riallestimento delle sale l’attenzione si è concentrata sui «cinque sensi», come dicevamo, dal connubio di note e dipinti proposto con il programma Brera-Musica, al vedere tramite la parola del progetto “Descrivedendo”, alla percezione tattile offerta da alcune didascalie tessili che permettono ai visitatori di accarezzare dal vivo i pregiati tessuti dipinti nelle opere (i damascati di Crivelli e presto anche il raso di seta della fanciulla in blu dipinta da Hayez nel suo famosissimo bacio), fino alle voci del menu creativo ispirate ai capolavori di Brera del Caffè Fernanda. Caffè che è parte integrante del museo non solo dal punto di vista stilistico e architettonico.

«La Pinacoteca di Brera copre dunque con questa intrigante introduzione al mondo delle fragranze e degli odori i cinque sensi nell’intento di coinvolgere il visitatore in un’esperienza in cui il “vedere”, l’osservare” diviene un momento di contemplazione sociale della bellezza, della natura e del suo rifiorire, attraverso il coinvolgimento di tutti i sensi», fanno sapere dalla direzione del Museo.

Che naturalmente si propone come meta ideale per chi è rimasto in città e per i sempre più numerosi turisti. C’è per tutto agosto un programma ricco e articolato; ognuno può ritagliarsi una «visita» su misura. A cominciare da domenica (11, 14 e 28 agosto, massimo 20 persone) Brera propone ai suoi visitatori un tour gratuito della Pinacoteca (incluso nel biglietto d’ingresso) che racconterà la storia del museo e delle sue collezioni, con speciale attenzione ai grandi capolavori.

Un excursus storico-artistico volto a far conoscere uno dei più importanti musei nazionali che a riallestimento finito vuole raccontarsi a tutti in modo nuovo. E c’è una novità: il 15 agosto la Pinacoteca spegne 210 candeline (lo stesso giorno della nascita di Napoleone che volle fortissimamente volle la Pinacoteca) e per l’occasione sarà possibile entrare gratuitamente fino alle 22,15 (ultimo ingresso 21.40) e poi anche gustarsi un concerto con gli allievi della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado.

Se invece siete più incuriositi dai restauri e dalle tecniche per «conservare i dipinti», ecco che domani alle 12, incluso sempre nel costo del biglietto, sarà possibile esaurire ogni curiosità con gli esperti del Laboratorio (trasparente) di restauro che hanno «curato» e rimesso in sesto autentici capolavori, da Autoritratto di Boccioni al ritratto di Manzoni firmato da Hayez. Un dietro le quinte assolutamente affascinante. 

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