"Vivo tappata in casa per colpa dei bulli"

Persiane chiuse nell’alloggio Aler al piano terra. Carmela, 86 anni, invalida, racconta di "sassate, salti sul balcone e scossoni alla porta in piena notte"

di Marianna Vazzana

La voce flebile. Per alzarsi dalla sedia deve appoggiarsi al tavolo. Non pare possibile che qualcuno possa prendersela con lei, una donna di 86 anni, invalida, che vive da quasi 25 anni in un alloggio Aler al piano terra del quartiere Corvetto. Eppure, racconta la signora Carmela Di Stefano, al pomeriggio "il mio balcone diventa un bersaglio. Non conto più le pallonate e le sassate. Qualcuno, una volta, si è arrampicato e ha danneggiato le persiane cercando di aprirle". Così le tiene sempre chiuse, anche di giorno. Per paura di trovarsi degli intrusi in casa. Ma chi la tormenta? "Una banda di ragazzini. Sono una decina e avranno 12, massimo 14 anni. Vivono nel caseggiato oppure lo frequentano. Io ho osato chiedere un po’ di rispetto ma le cose sono peggiorate".

Preoccupata anche la figlia, che non vive con lei ma che ogni giorno vede la mamma sempre più tesa. La goccia che ha fatto traboccare il vaso "è stata due notti fa – continua l’anziana –. Era l’1.15 di notte e io stavo dormendo: mi sono svegliata di soprassalto perché qualcuno tirava calci alla porta. Poi l’ha scossa talmente forte da far tremare i muri. Io mi sono raggomitolata sul divano, tremavo. Non so chi fosse, né se volesse entrare in casa o solo mettermi paura. Ho chiamato le forze dell’ordine ma per fortuna chiunque fosse ha desistito. Però io vivo nel terrore, sono disperata". La signora sottolinea di avere "dei seri problemi di salute. Sono invalida al 100%, soffro di insufficienza renale e ho pure problemi al cuore: agitarmi mi fa male. Vorrei solo stare tranquilla, non chiedo altro". Teme pure per le sue gattine. "Un pomeriggio ho sorpreso un ragazzo che tentava di rompere la zanzariera di una mia finestra con un ramo appena raccolto in cortile. Mi ha detto che avrebbe voluto colpire la gatta che era sul davanzale: come si può essere così crudeli? A volte mi vengono rivolte delle frasi irripetibili, con parolacce e allusioni sessuali. Ma dove sono i genitori di questi adolescenti? Perché sono liberi di girare per i cortili e per le strade, facendo dispetti alle persone più fragili?". I “disturbi“, a sentire anche altri inquilini, toccano anche altri abitanti. "Ci vorrebbe un controllo mirato, magari dei passaggi frequenti degli ispettori Aler e, perché no, pure delle forze dell’ordine, finché la situazione non tornerà alla normalità", la proposta di alcuni inquilini, pure loro preoccupati per la situazione. Nel caseggiato interessato "la custode c’è ma la sua presenza non basta a scoraggiare le scorribande di piccoli incivili".

L’anziana e la figlia aggiungono di "aver già informato Aler della situazione" e di essere intenzionate "a sporgere denuncia alle forze dell’ordine. Questa situazione deve finire". La signora Carmela aggiunge: "Esco sul balcone solo quando non c’è nessuno. E sempre se non vedo nessuno metto il piede fuori di casa, per una passeggiata. Nella mia vita ho fatto tanti sacrifici. Sono arrivata a Milano da ragazza, dalla Sicilia, e sono rimasta sola con una figlia da crescere dopo il divorzio. Ho lavorato come aiutante cuoca, come cameriera in albergo e come portinaia. Adesso vorrei la serenità".

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