REDAZIONE MILANO

Violenza sulle donne e sui minori: 17 consultori privati in rete per offrire supporto

Consultori privati e accreditati nel Milano e hinterland uniscono le forze per combattere violenza sulle donne e minori. Una mappa dei servizi online e un geolocalizzatore facilitano accesso, assistenza e prevenzione. Una pagina Instagram rivolta agli adolescenti aiuterà a rompere il circolo vizioso.

Diciassette consultori privati e accreditati fra Milano e hinterland hanno unito le forze per combattere la violenza sulle donne e sui minori. Perché dove c’è una mamma maltrattata, c’è un bambino che assiste alla botte. Ora, la mappa dei servizi a loro disposizione è online e un geolocalizzatore facilita accesso, assistenza e prevenzione per le vittime della Città metropolitana. Fra gli sportelli della nuova rete Raise, quelli della Fondazione Centro per la famiglia cardinale Martini a Trezzo, Cernusco, Melzo, Peschiera e Vimercate. Ma ci sono anche quelli della Fondazione Guzzetti, della Fondazione fare famiglia e del Centro per la famiglia. L’obiettivo è far emergere il sommerso. Aiutare cioè mogli, madri, fidanzate a rompere il circolo vizioso che le condanna a soccombere fra le pareti domestiche. "Con la piattaforma vogliamo favorire la richiesta d’aiuto delle donne e dei figli maltrattati che potranno contare su spazi pronti ad accoglierli e su personale qualificato", dice Luciano Colleoni, direttore generale della Fondazione Martini. A breve, l’argine social sarà rafforzato da una pagina Instagram, che si rivolgerà soprattutto agli adolescenti con uno slang adatto alla fascia d’età "per aprire uno spazio di ascolto e di confronto fino all’eventuale presa in carico". Grazie al contributo di Fondazione di Comunità Milano e di Associazione per Milano il personale è stato formato, nella task-force ci sono psicologi, psicoterapeuti, ginecologi, ostetriche e avvocati per offrire supporto da tutti i punti di vista. Una base c’era già, oggi i consultori federati sono collegati nel network Felceaf – Federazione lombarda dei Centri di assistenza alla famiglia – e negli ultimi tre anni hanno accolto 196 vessate e 53 figli. In parallelo il network andrà anche in mezzo alla gente, giocando d’anticipo a scuola, negli oratori e nelle società sportive.

Barbara Calderola