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Studentessa violentata sul treno Varese-Treviglio: condannato l’aggressore

L’assalto risale all’aprile scorso: l’uomo, un 36enne, fu ripreso dalle telecamere sul convoglio e all’uscita dalla stazione

Scene dal giorno della violenza: l'imputato sul treno e, a destra, all'uscita dalla stazione Forlanini

Violenza sessuale su una studentessa a bordo di un treno: arriva la sentenza. È stato condannato a 4 anni e 2 mesi di reclusione nel processo celebrato con rito abbreviato Refaat Rashid, finito in carcere lo scorso 22 aprile con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di una studentessa 21enne, aggredita il 5 aprile mentre si trovava sul treno Varese-Treviglio, nel tratto tra Milano Porta Garibaldi e Porta Vittoria.

La sentenza è stata emessa dal gup di Milano Daniela Cardamone lo scorso luglio, ma del verdetto si è saputo solo oggi, venerdì 25 agosto.

L’inchiesta

L'uomo era stato arrestato su ordinanza del gip Lorenza Pasquinelli, a seguito delle indagini coordinate dal pm Rosaria Stagnaro e condotte dalla Squadra mobile e della Polizia ferroviaria. Prima del processo, il gip aveva attenuato la misura cautelare per il 36enne, che si trova ai domiciliari con braccialetto elettronico.

Stando alle indagini, l'uomo prima avrebbe fornito alla giovane informazioni sulla banchina e poi l'avrebbe aggredita dentro il convoglio. "Ho incominciato a piangere - ha messo a verbale la studentessa -. Gli dicevo 'no' e che dovevo andare via, ma lui continuava, quando però vedeva che ero al limite della sopportazione si fermava. Sono riuscita a dargli un colpo sul mento con l'interno della mano e sono riuscita a scappare".

Gli accertamenti

Interrogato dopo l'arresto, l'uomo aveva negato gli abusi sessuali, parlando di "consenso" da parte della giovane. Agli atti dell'inchiesta c'erano le immagini delle telecamere di sorveglianza e il riconoscimento dell'aggressore da parte della vittima.

Il giudice con la sentenza (sconto di un terzo sulla pena previsto dal rito) ha riconosciuto l'imputazione di violenza sessuale contestata dalla Procura. In aula il pm Luigi Luzi aveva chiesto una condanna a 4 anni e 6 mesi