
Ancora una volta il Fai sceglie Binasco e il suo castello come luogo di interesse, da promuovere e far conoscere. Già nel 2019, infatti, il Fondo per l’ambiente italiano aveva attribuito al monumento simbolo di Binasco il titolo di “Luogo del cuore”, primo in tutta la provincia di Milano. In questo weekend, in occasione appunto delle Giornate Fai, il castello visconteo eretto nel 1329 per volere di Francesco Maria Visconti duca di Milano è aperto al pubblico, che lo può visitare dalle 8 alle 18. Grazie all’esecutivo in carica, inoltre, il Castello di Binasco ha già il privilegio di far parte del circuito di turismo culturale del "Consorzio dei Castelli del Ducato di Milano", insieme ai castelli di altre sei località del Milanese e del Pavese dominate in epoca medievale dalla Signoria dei duchi di Milano. Le Giornate Fai hanno coinvolto diversi attori. In primis il Comune di Binasco e la Pro loco, ma anche gli Amici del castello di Binasco e la Polizia locale del Consorzio dei Fontanili di Gaggiano. Per non congestionare l’area pedonale attorno al Castello gli organizzatori hanno fissato l’accoglienza dei visitatori alla stazione degli autobus, dove avvengono la registrazione e la formazione dei gruppi di visita (composti da massimo 10 persone) previa adozione di tutte le misure antiCovid.
La visita prevede un tour del paese, con cicerone, che tocca i punti di maggiore interesse storico di Binasco: si inizia con la chiusa del ‘400 e il Falcone a ridosso dell’ex deposito dei pullman, per poi procedere a piedi verso il centro di Binasco fino alla chiesa e al castello. La visita all’interno del castello comprende le prigioni, oggi adibite a centro civico, lo scalone principale con la targa in memoria di Beatrice di Tenda (moglie di Francesco Maria Visconti che lo stesso fece giustiziare con un pretesto e che ispirò a Rossini l’omonima opera lirica), la Sala consiliare con la mostra dedicata a Napoleone e all’incendio di Binasco del 1796, e termina con la visita al Cortile del castello, dove per l’occasione si svolgono danze medievali. S.L.P.