
di Massimiliano Mingoia
Il progetto LOC, Loreto Open Community, non prevede solo la completa riqualificazione di piazzale Loreto ma anche la pedonalizzazione del primo tratto di via Padova, fino alla rotonda che incrocia via Giacosa. In pratica, l’obiettivo del Comune, inserito nel masterplan del team vincitore del bando Reinventing Cities capeggiato da Ceetrus Nhood, è di piantare alberi nel primo tratto di via Padova, rendere la strada ancor più pedonale, impedire il transito delle auto private e consentire il passaggio solo ai mezzi pubblici, cioè all’autobus della linea 56.
"La pedonalizzazione del primo tratto di via Padova previsto in Loreto Open Community – si legge in una nota di Palazzo Marino – si integra con l’ampio progetto dell’amministrazione che interesserà due chilometri della via tra via Arici e via Giacosa, con la realizzazione di una serie di interventi che miglioreranno la qualità dello spazio pubblico e la sicurezza stradale: l’ampliamento dei marciapiedi, la realizzazione di otto nuove piazze, la posa di 230 alberi, che si aggiungono ai 300 previsti in Loreto Open Community, la riqualificazione di incroci e attraversamenti pedonali e l’istituzione della zona 30, il progetto Tunnel Boulevard per la riqualificazione del ponte ferroviario selezionato nell’ambito di Piazze aperte". L’accelerazione della Giunta comunale guidata dal sindaco Giuseppe Sala, che fino a ieri non aveva detto che avrebbe impedito il transito alle auto private nel primo tratto di via Padova, non è stata presa bene dal presidente del Municipio 2, il leghista Samuele Piscina, per una questione di metodo e di merito: "Apprendo con stupore che, nell’ambito del Bando C40-Reinventing Cities di piazzale Loreto, siano state ascoltate poche associazioni, probabilmente scelte dal Comune, ma non il Municipio 2 che conosce bene il territorio e avrebbe potuto evidenziare le criticità del progetto. Proprio questa mancanza ha evidentemente causato l’ennesima follia anti-green, con la pedonalizzazione del primo tratto di via Padova, la rimozione di numerosi posti auto e di un accesso fondamentale per la viabilità da e verso nord, causando future grandi difficoltà ai residenti e ai commercianti".
Il presidente del “parlamentino’’, subito dopo, rincara la dose: "Altro che svolta green, Sala sta condannando i cittadini a respirare sempre più smog! Urge un confronto con il Municipio per sanare l’ennesima progettazione delirante e salvaguardare la salute dei cittadini".
L’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran, intanto, conferma sul suo profilo Facebook la direzione di marcia che già l’assessore alla Mobilità Marco Granelli aveva anticipato di recente: "Via Padova può diventare la nuova via Sarpi, privilegiando la pedonalità, magari con la sola eccezione della linea 56 fino a via Giacosa. In pratica un grande percorso che connette i Giardini Pubblici Montanelli al Parco Trotter. Sul resto della via sono già iniziati lavori, a carico del Comune, per allargare gli spazi pedonali e mettere in sicurezza incroci e attraversamenti". Più in generale, sul progetto Loc, Granelli parla di "mobilità integrata, con un nuovo equilibrio fra pedoni, bici, moto e auto, per una migliore sicurezza stradale e la conferma di un importante nodo di accesso al trasporto pubblico della rete metropolitana e di superficie".