REDAZIONE MILANO

Via con la Porsche in 64 secondi Il ladro d’auto tradito dalla stazza

A colpire i testimoni è stata in particolare la mole imponente di quel ladro, che è riuscito a forzare la portiera della Porsche con disarmante facilità, a infilarsi nell’abitacolo e a partire al volante della fuoriserie in appena 64 secondi. Un furto-lampo, insomma, andato in scena tre le 20.55 e 25 secondi e le 20.56 e 29 secondi dello scorso 5 settembre in via Pontaccio, in zona Brera. Poco più di un minuto per un colpo da 50mila euro. A distanza di cinque mesi, gli investigatori del commissariato Centro, che il 3 novembre avevano già recuperato l’auto a Bareggio, hanno chiuso il cerchio: ai domiciliari due pregiudicati italiani di 52 e 55 anni, vale a dire l’uomo che avrebbe materialmente rubato la 911 di un imprenditore milanese e colui che gli avrebbe fatto da palo; ancora ricercato il terzo complice, che era alla guida dell’utilitaria utilizzata dalla banda per arrivare sul posto e ripartire a colpo ultimato. Una telecamera di videosorveglianza ha ripreso l’intera scena: l’operativo è sceso dalla prima macchina, si è avvicinato alla Porsche come se fosse il proprietario e ne ha aperto lo sportello anteriore sinistro con estrema rapidità; poi ha armeggiato per pochi istanti vicino al blocchetto di accensione per mettere in moto la 911 ed è ripartito a tutta velocità sul pavè di via Pontaccio.

La sequenza non è passata inosservata agli occhi di due passanti, stupiti dalla "semplicità" e dalla "leggerezza" di un uomo tanto corpulento quanto veloce a scassinare la serratura del bolide. Le indagini hanno portato i poliziotti di piazza San Sepolcro a individuare due mesi dopo il luogo dov’era stata nascosta la Porsche: un box di Bareggio. Nel corso di quell’operazione, che aveva portato al recupero dell’auto (sulla quale i ladri avevano già montato una targa associata a un altro veicolo), gli agenti avevano denunciato per riciclaggio il custode della 911 del valore commerciale di 50mila euro. L’inchiesta è andata avanti, e ieri si è chiusa con l’arresto di ladro e palo. Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, è probabile che la Porsche, così come altre vetture rubate, fosse destinata ai mercati dell’Est Europa o del Nord Africa, con targa modificata e restyling ad hoc che ne avrebbero fatto perdere per sempre le tracce.

N.P.