Via alle stabilizzazioni per i precari della sanità

Entro la fine dell’anno le strutture pubbliche potranno aprire bandi riservati al 50%

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Scattano le stabilizzazioni per i precari della sanità pubblica lombarda: martedì la Giunta regionale, su proposta della vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti, ha approvato un protocollo d’intesa sottoscritto nelle scorse settimane con i sindacati. Le stabilizzazioni riguardano tutto il personale, medico e del “comparto“, di Ats, Asst, Irccs, Areu, dell’Agenzia di controllo del servizio socio-sanitario lombardo, dell’Istituto zooprofilattico sperimentale e dell’Arpa al quale si applica il contratto di sanità pubblica.

Le singole strutture potranno aprire, entro la fine dell’anno, bandi per un numero di posti coerente col piano triennale del fabbisogno, riservati al 50% al personale da stabilizzare, che deve avere i requisiti stabiliti dalla legge Madìa del 2017 per queste procedure: un contratto flessibile presso quell’ente iniziato dopo il 28 agosto 2015 (data dell’entrata in vigore della legge 124 sulla riorganizzazione delle pubbliche organizzazioni), e aver maturato, al momento di presentare la domanda o comunque entro fine anno, almeno tre anni di contratto, anche non continuativi, presso un ente del servizio sanitario nazionale nell’arco degli ultimi otto anni. Non si tratta, dunque, di un bando ad hoc per i “precari del Covid“, ingaggiati durante la pandemia, ma molti di loro hanno i requisiti per partecipare.

"La legge di potenziamento della sanità lombarda prevede il paziente al centro, e diventa strategico e fondamentale aumentare il personale sanitario, valorizzando chi negli ultimi anni ha lavorato intensamente in questo delicato e importante settore - ha commentato Moratti –. È una scelta precisa: Regione monitorerà l’iter, affinché si rispettino tempi e scadenze".Gi. Bo.

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