Torna a splendere in piazza della Scala la storica fontanella di bronzo disegnata da Beltrami

Milano, la vedovella è tornata all’antico splendore grazie al restauro realizzato da MM. Venne inaugurata nel 1919

Milano – Dopo un mese di lavori è tornata al suo posto al centro di piazza della Scala la vedovella progettata da Luca Beltrami e inaugurata nel 1919 – insieme agli altri arredi della piazza – per i 400 anni della morte di Leonardo Da Vinci. 

Il restauro

I lavori sono iniziati lunedì 5 marzo con la rimozione della fontanella, unica in bronzo di tutta la città, ad opera di MM, la società che gestisce il servizio idrico di Milano. La vedovella, molto più grande di tutte le altre 640 della città, è stata restaurata sia nelle parti in bronzo che nella parti in pietra del basamento dai tecnici della società e questa mattina è tornata al suo posto affianco alla statua di Leonardo. 

Il fregio della fontanella di piazza della Scala (Foto Salmoirago)
Il fregio della fontanella di piazza della Scala (Foto Salmoirago)

La storia

La fontanella di Piazza della Scala venne realizzata tra il 1914 e il 1919 su disegno dell’architetto Luca Beltrami, uno dei protagonisti dell’urbanistica di Milano tra 800 e 900 (suoi, tra gli altri il progetto di restauro del Castello Sforzesco, e dei tre lati di piazza della Scala: la facciata di palazzo Marino, Palazzo della Banca Commerciale Italiana e Palazzo Beltrami). Beltrami fu incaricato dal comune fu incaricato dal Comune di progettare gli ornamenti in ghisa e in ferro per la piazza. L’architetto concepì come un tutt’uno i quattro candelabri ancora presenti nella piazza, il recinto che avrebbe racchiuso il monumento a Leonardo da Vinci (inaugurato nel 1872), e una nuova fontanella dell’acqua potabile da sostituire la precedente.

La bocchetta

Gli arredi vennero inaugurati il 2 maggio 1919 in occasione del quarto centenario della morte di Leonardo da Vinci. Nel 1934 la bocchetta originaria di erogazione dell’acqua venne sostituita con la caratteristica testa di animale mitologico che tutti conosciamo, e chiamiamo il “Drago Verde”.