Oltre un milione di milanesi ha avuto il vaccino

Tra la metropoli e l’hinterland sono state iniettate un milione e mezzo di dosi (inclusi i richiami), la copertura dei vaccinabili è al 37,8%

Vaccino anti Covid

Vaccino anti Covid

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Milano - Sono più di un milione i milanesi vaccinati con almeno una razione di antiCovid in quattro mesi e venti giorni di campagna, durante i quali tra Milano e l’hinterland sono stati iniettati quasi un milione e mezzo di vaccini (1.493.601) compresi i richiami. Erano un milione 67.059 già lunedì le prime dosi iniettate a residenti del Milanese, con una copertura del 37,8% della popolazione target (gli over 16, finché non ci saranno vaccini approvati per l’età pediatrica, e l’Ema il mese prossimo dovrebbe sciogliere la riserva sulla possibilità di somministrare Pfizer ai ragazzini tra i 12 e i 15 anni), censita in due milioni 824.029 persone.

La media lombarda è più alta, 39,2%, e già oltre il 40% nelle province di Como, Lodi, Sondrio, Pavia, Lecco e Cremona; ma guardando ai cicli vaccinali completati, con le sue 426.542 seconde dosi iniettate pari al 15,1% del target Milano recupera un po’ il distacco (la media regionale è 15,7%). E si tratta pur sempre della provincia più popolata della Lombardia, con un numero di persone da vaccinare che è due volte e mezza il milione 78.312 della seconda, Brescia, dove ieri il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato il centro vaccinale della Fiera, il più grande d’Italia, a parimerito col Palazzo delle Scintille di Milano. La vicepresidente della Regione con delega al Welfare Letizia Moratti conferma che domani la Lombardia supererà i cinque milioni di vaccini iniettati, e se le forniture le consentiranno una velocità di 120 mila iniezioni al giorno potrebbe coprire con almeno una dose il suo target di 9 milioni di over 16 entro il prossimo 10 luglio. Ma già adesso, con 3 milioni 448.566 prime dosi iniettate a lunedì che hanno raggiunto il 34,4% della popolazione complessiva (bambini inclusi), la vicepresidente osserva che "siamo sopra alcuni Stati europei accostabili a noi" per numero d’abitanti, come il Belgio che s’attesta al 33,5%. Moratti conferma anche che domani il sistema Poste aprirà le prenotazioni del vaccino ai quarantenni; una settimana dopo, il 27 maggio, ai trentenni e il 2 giugno, Festa della Repubblica, all’ultima fascia vaccinabile, dai 16 ai 29 anni. 

Quanto ai malati e agli over 60 "che hanno il 95% di possibilità di finire in ospedale, o peggio in terapia intensiva o peggio ancora di morire", ha ricordato ieri il generale commissario Francesco Paolo Figliuolo strigliando le Regioni a non "farsi prendere dalla propaganda e andare avanti con i richiami", dei 4 milioni 833.040 dosi complessive iniettate in Lombardia a lunedì (inclusi un milione 384.474 richiami) il 70 per cento, cioè 3 milioni 376.914, sono andati a ultrasessantenni, e 676.887 a "estremamente vulnerabili" e caregiver. Hanno avuto almeno una dose, ha spiegato l’assessore Moratti, "il 99% degli over 80 che hanno aderito" alla vaccinazione, "il 96% dei settantenni, l’87% dei sessantenni" e anche "il 35% dei cinquantenni", più di uno su tre. La Lombardia, ha sottolineato Moratti, potrebbe arrivare a iniettare 170mila vaccini al giorno se alla potenza di fuoco degli hub massivi si sommassero le vaccinazioni in azienda, "per le quali attendiamo il via libera" dal commissario Figliuolo. La Regione ha un protocollo già condiviso con le associazioni datoriali e di categoria; a Milano Confcommercio s’è messa avanti stringendo un accordo operativo col centro vaccinale del Trivulzio, per offrire alle sue associate la doppia possibilità di linee dedicate ai lavoratori nei due ambulatori di via Bezzi, oppure di avere un team del Pat a vaccinarli in azienda, con "tariffe contenute", spiega il segretario milanese Marco Barbieri (nessun vaccinando ovviamente paga il vaccino che viene fornito dallo Stato, ma le imprese che vogliono linee dedicate ne devono sostenere l’organizzazione). Tutto ciò in attesa di un semaforo verde che è strettamente legato alla disponibilità di munizioni; perché, ha ricordato anche ieri l’assessore Moratti, se in estate il ritmo rimarrà l’attuale di 85mila iniezioni al giorno, col freno tirato dal commissario che lo regola in base alle forniture che arrivano all’Ue, la Lombardia arriverà a vaccinare tutti i vaccinabili solo il 30 agosto.  

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