Obiettivo: tutti vaccinati il 12 settembre. Gli immunizzati non temono la Delta

Sono l’8% degli infettati, nessuno in rianimazione. Bertolaso: una dose al 99% degli over 12 prima della scuola

L’assessore regionale al Welfare Letizia Moratti e il governatore Attilio Fontana

L’assessore regionale al Welfare Letizia Moratti e il governatore Attilio Fontana

Milano - Negli ultimi tre mesi in Lombardia l’83% dei i contagiati dal coronavirus non aveva fatto neanche una dose di vaccino, e così il 62% di chi l’ha contratto in variante Delta. La differenza sta nei vaccinati con una sola dose: l’11% in generale ma si sale al 29% tra chi ha preso la Delta, a conferma del fatto che la variante ex indiana (più contagiosa del 40-60% rispetto alla Alpha con la quale, da giugno a luglio, ha ribaltato le percentuali; ora la Delta è al 65% e l’ex inglese al 10) ha più capacità d’infettare chi è a metà del ciclo vaccinale. Non chi l’ha completato: solo l’8% dei contagiati dalla Delta aveva fatto il richiamo da almeno 14 giorni (come il 6% degli infettati dalla Alpha e il 7% degli infettati in generale), "123 persone nelle ultime settimane: solo una su dieci è finita in ospedale, nessuna in terapia intensiva e nessuna è morta", scandisce Guido Bertolaso, coordinatore della campagna vaccinale lombarda che punta a raggiungere il 99% dei 9.013.717 over 12 censiti dall’anagrafe regionale almeno con la prima dose di antiCovid il 12 settembre, prima dell’inizio dell’anno scolastico. 

Per arrivarci la collaborazione dei lombardi è indispensabile, "chi non ha ancora deciso si vaccini - esorta il governatore Attilio Fontana -. Non possiamo perdere i risultati raggiunti". Perché la Lombardia, nonostante un Rt a 1.61 nell’ultima rilevazione dell’Iss, mantiene parametri da zona bianca: non solo la “vecchia” incidenza a 39,4 nuovi casi settimanali ogni centomila abitanti (la media italiana è 57,7), ma anche i tassi di riempimento degli ospedali, nuovi decisori dei passaggi di zona, col 3% dei letti occupati in area medica e il 2% in terapia intensiva, ampiamente sotto le soglie del 15% e del 10%. I ricoveri dal primo giugno sono diminuiti del 72%, gli ingressi in rianimazione dell’88%, la vicepresidente della Regione con delega al Welfare Letizia Moratti lunedì porterà in Giunta un piano da 100 milioni (50 agli ospedali pubblici e 50 ai privati accreditati) per abbattere le liste d’attesa e recuperare interventi, visite ed esami rimasti indietro causa pandemia.

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Anche per l’ospedale della Fiera, in stand-by dal 22 giugno, che resterà pronto a riaprire 40 letti in 12 ore e il resto in una settimana fino alla prossima primavera, si studia il futuro ricollocamento delle attrezzature. Tutto questo, sottolinea Bertolaso, accade perché la Lombardia, prima tra le regioni italiane per somministrazione delle dosi consegnate e quinta al mondo dietro Israele, Regno Unito, Danimarca e Belgio per iniezioni ogni cento abitanti, ha superato i 12 milioni di "punture" antiCovid, con 6.821.712 persone coperte da almeno una dose al 29 luglio (il 76% dei vaccinabili) di cui ben 5.646.496 completamente vaccinate (il 63% degli over 12). Luglio infatti, con tre milioni 60mila vaccini iniettati, nelle settimane centrali è stato soprattutto un mese di richiami, ma negli ultimi giorni le prime dosi sono risalite fino a 40mila al giorno su una media di 98.700 quotidiane, grazie all’impulso del green pass alle prenotazioni ma anche perché quell’abbondanza di vaccini che il coordinatore attendeva ad aprile e poi a maggio-giugno finalmente "sta cominciando": ci sono 350mila prime dosi disponibili per il mese di agosto, che la Lombardia punta a chiudere con 13,4 milioni di vaccini iniettati, il 74% dei vaccinabili immunizzato e l’80% coperto con almeno una dose. 

Altre 65mila vaccinazioni sono già prenotate tra il 1° e il 12 settembre, altre 560 mila disponibili per quei giorni; all’obiettivo manca l’ultimo "scatto d’orgoglio - dice Moratti -. Siamo in zona medaglia". L’adesione alla vaccinazione sfiora l’80% tra i ventenni e ultimamente è salita al 65,9% tra i 12-15enni, che in Lombardia sono coperti con una dose al 40% e immunizzati al 30% (contro il 30 e il 15% in Italia), ma intanto a luglio le infezioni si sono impennate soprattutto tra i 14-24 enni, ed è anche per vaccinare loro che ad agosto, sottolinea l’assessore, "la campagna è aperta per ferie": in Lombardia s’inietteranno oltre un milione di vaccini, nei 91 hub operativi per tutto o parte del mese resterà l’accesso senza prenotazione per gli over 60 (dal 3 agosto anche le prime 21 farmacie inizieranno a iniettare loro J&J) e per il personale scolastico, in Lombardia 333.481 individui inclusi non residenti e tutte le figure che hanno a che fare con gli studenti dalla mensa allo scuolabus, l’82% dei quali già vaccinati. L’obiettivo è la ripresa della scuola in presenza: "La Dad crea problemi di apprendimento e benessere psicofisico", ricorda Moratti, e promette monitoraggio: con i test salivari e con il tampone rapido gratis ogni due settimane che dal 20 agosto sarà esteso, in farmacia e nei punti delle Asst, anche ai 6-13 enni (prima era solo per i 14-19 enni); così come la genotipizzazione a tappeto dei contagiati s’allargherà ai 6-12 enni, per sorvegliare la circolazione delle varianti anche tra i non vaccinabili.  

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