Utenze staccate per morosità, è Sos Centinaia di famiglie senza luce e gas

L’emergenza in diversi condomini di Magenta dove le reti centralizzate hanno coinvolto tutti gli alloggi. L’amministratore si difende: "Dopo 24 anni mai avrei pensato di trovarmi in un momento simile"

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di Graziano Masperi

Centinaia di famiglie senza luce e gas in diversi condomini di Magenta. Utenze staccate dalla società fornitrice per morosità. Alcuni erano inadempienti, ma altri avevano regolarmente pagato la loro quota all’amministratore. Un caso, quello scoppiato nei giorni scorsi, che sta sollevando non poca tensione. L’amministratore, da alcuni accusato, si difende: "Dopo 24 anni di lavoro nel settore mai avrei pensato di trovarmi di fronte ad un momento simile". Il problema riguarda i condomini dove tutto è centralizzato e il distacco delle utenze l’hanno subito tutti. Inadempienti o meno. Questi ultimi sono, naturalmente, i più arrabbiati perché si chiedono dove siano finiti i loro soldi. Ma questa storia evidenzia anche un problema enorme di carattere sociale perché le famiglie che non saranno in grado di pagare le bollette saranno sempre di più. L’amministratore coinvolto sta lui stesso vivendo un periodo drammatico tra paure e perplessità sul periodo che tutti stiamo vivendo. "Un problema che, per quel che riguarda la mia attività, non ha soluzioni – commenta – Al punto che sto pensando di ridimensionare lo studio e chiudere".

Parla di un sistema che va rivisto perché rischia di esplodere. Al momento non ci sono state perquisizioni nel suo studio e nessun provvedimento a suo carico. Ci sono dei bilanci da rivedere, bei buchi da ripianare e dei soldi da trovare e che forse non si troveranno mai. Ma tutto si può sistemare e il lavoro per farlo è già ben avviato. C’era da prevedere che con gli aumenti delle bollette qualcosa di grosso sarebbe scoppiato. Aumenti che stanno condizionando, inevitabilmente, la vita di tante famiglie. "Se non si trovano correttivi al caro energia sarà un dramma, perché le forniture che verranno sospese aumenteranno - commenta – i decreti ingiuntivi non servono perché se una persona non è in grado di pagare vuol dire che è proprio in difficoltà". Ma qual è il problema principale? "Prima degli aumenti i condomini si amministravano facilmente – aggiunge – Oggi i fornitori non ti lasciano respiro. Se la fattura è in scadenza devi pagare, altrimenti il servizio verrà sospeso". E così è stato. Fornitori non pagati e distacco delle utenze immediato con il rischio che la situazione si aggravi ulteriormente con l’inverno che si avvicina. Perché l’amministratore, prima di percepire il suo compenso deve avere pagato le bollette. "Ma c’è un problema. – afferma - Se le famiglie sono in difficoltà l’ultima cosa che pagheranno saranno le spese condominiali. E, per forza di cose, l’amministratore".

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