Milano, 4 febbraio 2024 – Tre progetti di edificazione, undici avvisi di garanzia, 140 richieste di cambio lavoro da parte di funzionari e tecnici di Palazzo Marino. Sono i numeri della vicenda che tiene con il fiato sospeso il sindaco Giuseppe Sala e tutto il Comune di Milano.
I magistrati hanno messo nel mirino le procedure di autorizzazione per tre interventi – realizzati o in corso di edificazione – recapitando in municipio, in particolare al settore Urbanistica, gli atti di inchiesta. Da qui si è innescato un effetto domino che ha portato una messe di dipendenti ad accarezzare – con tanto di richiesta al sindaco – l’idea di un cambio di mansione.
I progetti sotto i riflettori sono i complessi residenziali Hidden Garden, in piazza Aspromonte; Torre Milano, in via Stresa e Park Towers, a Crescenzago.
Hidden Garden
Il progetto Hidden Garden, nella zona fra piazzale Loreto e Città Studi, si configura, secondo i progettisti, come operazione di revisione dell’assetto urbanistico esistente. Nelle ultime settimane la Cassazione (dopo gip e Riesame) ha imposto l’alt al sequestro chiesto dalla procura. Dell’edificio, a ottobre 2022, erano stati realizzati sette piani.
L’intervento di demolizione e ricostruzione – nelle idee dei progettisti – coinvolge 3.530 metri quadrati di superficie e prevede la realizzazione di 46 appartamenti “di design immersi nel verde di ampi terrazzi, balconi o giardini privati”, si legge sul sito dei costruttori. Dovrebbe nascere in una sorta di cortile, “al servizio” delle palazzine vicine. Circostanza che ha portato alla presentazione di un esposto da parte di alcuni residenti, intimoriti della possibilità di vedersi oscurata la vista, ma anche per possibili ripercussioni sulla stabilità dei loro edifici. La procura, all’atto dell’apertura del fascicolo, iscrisse nel registro delle notizie di reato tre dirigenti del Comune di Milano.
Torre Milano
Sono del dicembre 2023, invece, i primi risultati dell’inchiesta riguardante il complesso di via Stresa, strada nelle vicinanze di piazza Carbonari, a poca distanza dalla Maggiolina, completato nei mesi scorsi. Qui gli indagati sono otto: l’ipotesi di accusa è abuso edilizio. I magistrati sono convinti che l’intervento non sia una “ristrutturazione edilizia”, come prospettato. Avrebbe dovuto essere classificato – è sempre l’accusa a dirlo – come “nuova costruzione”. E quindi con regole differenti sulle volumetrie.
Nel sito il piano per il complesso di via Stresa veniva presentato come “composto da una torre di 25 piani con 88 unità abitative e di 2 corpi su strada, di 2 piani ciascuno (oltre al piano terra), che ospiteranno 20 unità abitative, queste ultime progettate secondo l’innovativo format dei micro-apartments”. Nel sottosuolo si progetta di ricavare “due piani interrati” per ospitare “149 box auto”.
L’intervento, prosegue la “brochure” online, “prevede anche la presenza di un parco condominiale, area giochi per bambini, piscina di 20 metri a tre corsie e un’area fitness di 200 mq completa di docce e spogliatoi”. La struttura offre “anche un’area di co-working affacciata su una grande terrazza e pensata per chi lavora da casa”.
Park Towers
Anche questa operazione nel quartiere di Crescenzago è finita sotto i riflettori della procura di Milano. Il sequestro preventivo del cantiere per la realizzazione di due grattacieli al civico 105 è stato negato, ma il gip ha comunque riconosciuto “la piena fondatezza dell’impianto accusatorio” allestito dai pm che ipotizzano, a carico di sei persone, i reati di abuso edilizio e lottizzazione abusiva. Anche qui, secondo i pm, ci si troverebbe di fronte a una finta ristrutturazione.
Le Park Towers sono due torri residenziali di diversa altezza: una arriva a 80 metri, l’altra sfiora i 60. Una è disegnata con 23 piani, l’altra ne conta 16. A questi due maxi-palazzi si aggiunge un edificio in linea di 3 piani. Dovrebbero ospitare almeno 321 nuclei familiari.
Anche in questo caso nel sito che descrive il progetto non si lesinano aggettivi per illustrare i dettagli dell’intervento: si parla di “atmosfera suggestiva” e “giochi di luce” oltre che di “terrazzi loggiati” e “ascensori dotati di impianti di sanificazione”. In aggiunta i servizio deluxe: palestra, ciclo-officina e orto condominiale, oltre all'immancabile palestra. Particolari che stridono, oggi, a leggere le parole del gip nell’avviso di chiusura indagini in cui si parla di “plurime violazioni della legge statale in materia edilizia e urbanistica”, sostenute da una “apparenza di legalità”.