"Una montagna di terra e ghiaia a ridosso dell’oasi Pagiannunz"

Le minoranze presentano un esposto in Procura: si apre una nuova battaglia a difesa dell’area verde

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"Siamo stati costretti a presentare un esposto in Procura, perché vogliamo che su questa vicenda si faccia chiarezza". Lo dicono i portavoce dei gruppi consiliari di minoranza (Pd, La Città, Cinque stelle, Ricominciamo insieme e Giovani per Abbiategrasso) alla vigilia dell’incontro pubblico che si terrà domani sera al Castello. Dove i consiglieri esporranno tutti gli atti presentati non solo in Procura, ma anche all’Arpa, alla Sovraintendenza e alla Polizia locale. "Il Comune , a fronte delle nostre denunce, ha risposto che non ci sarebbero irregolarità - aggiungono -. Noi ci chiediamo quante volte imprese e cittadini sono stati multati per una qualche pratica mancante, anche banalmente per ridipingere la casa? Perché il Comune permette questo ammasso di terra senza gli adeguati permessi? Perché si usano pesi e misure different?". Le minoranze restano perplesse sulle motivazioni sin qui adottate dagli uffici comunali, e cioè che quella terra sia stata depositata solo temporaneamente, per poi essere nuovamente trasferita in una cava. Non pochi camion di terra e ciotoli: in queste settimane in via Grandi è stato realizzato in terrapieno di oltre 2500 metri quadrati, con una altezza media di un metro e venti centimetri. Nell’esposto contestano che sia stata messa in atto una violazione alle norme sentenza della Cassazione stabilisce che anche la semplice attività di movimentazione terra, quando non eseguita per uso agricolo, necessita di una autorizzazione. Gli uffici dicono che esiste ma le minoranze sono dubbiose. G.Ch.

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