Una cordata per i giovani: "Nessun adolescente resti indietro"

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Nasce nelle parrocchie una cordata tra enti e realtà che si occupano dei giovani, per una rinnovata scommessa educativa. "Lo choc della pandemia ha riportato alla ribalta la questione. La nostra risposta non può essere specialistica ma frutto della collaborazione tra competenze diverse. In questo percorso gli oratori giocano un ruolo prezioso e necessario", spiegano dalla Diocesi.

"Nessun adolescente resti indietro" è lo slogan del nuovo servizio. "L’emergenza pandemica ha avuto un forte impatto nei processi di apprendimento: una rilevazione condotta su circa 60 dei 300 doposcuola parrocchiali, che Caritas coordina, ci ha confermato che la povertà digitale aumenta le difficoltà di molti ragazzi", ha spiegato Luciano Gualzetti, direttore Caritas Ambrosiana.

Non solo un’azione assistenziale nei confronti degli adolescenti più fragili. Si punta così sul rilancio del volontariato giovanile e da esperienze di solidarietà per percorsi individuali di crescita. "Ci impegniamo a curare sempre più, in questo versante, i legami con i molti giovani che in pandemia si sono messi a servizio degli altri".

Oratori, scuole, società sportive, terzo settore, volontariato e famiglie hanno così condiviso un manifesto per un’educazione "basata sulla relazione e sulla partecipazione".

Per la settimana dell’educazione decanale, le parrocchie sestesi saranno interessate da un ciclo di eventi, che si è aperto ieri pomeriggio. Venerdì alle 21 alla chiesa di via Marx ci sarà l’incontro con il campione paralimpico di sci nautico Daniele Cassioli, mentre sabato un convegno sulle ricadute del digitale sulla vita dei ragazzi, per finire domenica con la festa della Santa famiglia di Nazareth.

La.La.

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