Un giardino per Mondaini e Vianello

Sì all’intitolazione di un’area verde nel quartiere Adriano per la coppia di attori. Di fianco a quello per la Rame

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di Massimiliano Mingoia

Nel marzo del 2016, quando l’allora sindaco Giuliano Pisapia intitolò un’area verde nel quartiere Adriano all’attrice Franca Rame, si registrò una polemica politica: un gruppo di leghisti protestò chiedendo che quel luogo della città venisse dedicato a Sandra Mondaini e a Raimondo Vianello. Il motivo? La social street Quartiere Parco Adriano aveva fatto un sondaggio tra i residenti e il responso emerso, ancor prima che il Comune decidesse di intitolare l’area verde alla Rame, era di intitolare quei giardini a Sandra e Raimondo. Attori anche loro, coppia nella vita e anche in televisione.

La Giunta Pisapia decise diversamente e puntò sul Giardino Franca Rame, definita nell’apposita targa "Attrice e sostenitrice dei diritti civili e sociali". Alla cerimonia di scoprimento della targa per l’area verde partecipò anche il premio Nobel per la letteratura, e marito della Rame, Dario Fo. Cinque anni dopo, alla luce anche di una mozione presentata in Consiglio comunale lo scorso ottobre da Gabriele Abbiati della Lega in cui chiedeva di dedicare due vie intrecciate alla Mondaini e a Vianello, Milano dedicherà un luogo a Sandra e Raimondo, un giardino nel quartiere Adriano, tra le vie Tognazzi e Tremelloni, a poche decine di metri da quello già intitolato a Franca Rame. Nell’arco di un quinquennio, insomma, si è arrivati a una sorta di par condicio della toponomastica. I tempi non sono casuali. Il regolamento del Comune, infatti, prescrive che per intitolare un luogo della città a una persona, quest’ultima debba essere morta da almeno dieci anni. Requisito rispettato per Vianello e Mondaini: il primo è scomparso il 15 aprile 2010, la seconda il 21 settembre 2010.

Soddisfatto il presidente del Municipio 2, il leghista Samuele Piscina, che nel marzo del 2016 era in piazza a protestare per l’intitolazione della via per Franca Rame: "La scelta della Giunta Pisapia era stata ideologica, nonostante sapesse che i cittadini del quartiere avevano proposto l’intitolazione a Mondaini e Vianello. Grazie alla battaglia della Lega, seppur cinque anni dopo, Milano dedicherà un luogo della città anche alla coppia di attori. Noi avevamo chiesto l’intitolazione di due strade incrociate, la Giunta ci ha proposto un giardino nel quartiere Adriano. Per noi va bene così". Il Municipio 2, non a caso, ha già votato "sì" a questa soluzione. E i nomi di Sandra e Raimondo saranno ricordati in un’area che già celebra altri attori: oltre al Giardino Rame, infatti, ci sono le vie per Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman e Antonio De Curtis in arte Totò.

Piscina nega che la battaglia per un luogo per Mondaini e Vianello abbia anche un significato politico ulteriore. Ma è nota la differenza di opinioni tra le coppie Fo-Rame e Vianello-Mondaini. I primi simbolo della sinistra, i secondo più affini a un’area politica moderata. Dario e Raimondo, oltretutto, sono stati entrambi militi della Repubblica sociale italiana: il primo addetto alla contraerea a Varese e poi paracadutista a Tradate; il secondo sottufficiale dei bersaglieri, alla fine della guerra detenuto nel campo di Coltano per i fascisti “irriducibili’’. Ma i due attori hanno conservato memorie assai diverse delle loro esperienze nell’esercito di Mussolini.

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