Milano, investe un ciclista e poi scappa: "Ho urtato qualcosa, ero un po’ ubriaco"

Denunciato il pirata che ha investito un ciclista in piazza Milizie ferendolo gravemente

I soccorsi

I soccorsi

Nessuna corsa clandestina tra auto. C’era solo un'auto in quel momento, una Fiat 600 bianca, sul ponte delle Milizie all’altezza di viale Troya alle 3 di domenica: quella che ha travolto un ciclista di 33 anni sulla pista ciclabile lasciandolo a terra gravemente ferito. "Mi sono accorto di aver urtato qualcosa, ero un po’ ubriaco e stavo riaccompagnando a casa un mio amico", si è giustificato davanti agli agenti del Nucleo interventi speciali della polizia locale il presunto pirata della strada, individuato dai ghisa e denunciato a piede libero lunedì notte per lesioni stradali gravi e omissione di soccorso (articolo 189 del codice della strada e 590 bis del codice penale). L’uomo, di 39 anni, è un egiziano incensurato, con regolare permesso di soggiorno, patente e assicurazione dell’auto. A suo dire, la persona che era con lui è un altro cittadino nordafricano. Nullafacente, separato, è stato raggiunto a casa dai ghisa poco prima di mezzanotte, dopo che un cittadino aveva segnalato alla centrale operativa di piazza Beccaria la presenza di un’auto fortemente danneggiata, corrispondente alla descrizione della macchina immortalata dai filmati delle telecamere della zona, che si trovava parcheggiata in via Bezzi direzione Trivulzio, a due passi da piazzale Tripoli. Questo il punto in cui il trentanovenne l’aveva abbandonata, col parabrezza distrutto e danni alla carrozzeria, per poi tornare a piedi a casa, alla Barona, percorrendo alcuni chilometri a piedi. Il ciclista investito era stato soccorso da alcuni automobilisti e poi trasportato in codice rosso al Policlinico.

In origine, sulla base dei racconti di alcuni testimoni, era stata ipotizzata una gara di velocità nel cuore della notte tra una Fiat 600 di colore bianco e un’Alfa Mito scura: versione poi scartata dagli investigatori, che dalle immagini delle telecamere della zona hanno sì riscontrato la presenza della Mito, ma escludendo che sia stata coinvolta in una folle sfida con l’utilitaria. Le immagini peraltro non sono state immediatamente disponibili, considerando il giorno dell’incidente (domenica), e non hanno fornito elementi precisi perché poco nitide e in numero ridotto. Per avere i filmati registrati da occhi elettronici di società private è stato necessario quindi attendere il lunedì, quando è stato confermato che l’auto pirata era proprio la Fiat 600, compatibile con quella avvistata la sera in via Bezzi, vicino piazza Tripoli. La segnalazione della presenza di questa macchina abbandonata è arrivata alla polizia locale lunedì alle 21.30, facendo scattare subito gli accertamenti.

Il mezzo si trovava proprio sulla direzione di fuga già individuata dai vigili che stavano indagando sull’investimento del ciclista. Le condizioni del trentatreenne, che ha affrontato un’operazione la notte dell’incidente, sono migliorate: è fuori pericolo ed è uscito dal reparto di Rianimazione. La prognosi è di almeno 30 giorni per traumi alla testa e in altre parti del corpo. Ulteriori indagini sono in corso da parte del Nucleo interventi Speciali. Non solo: l’analisi dell’auto da parte della Scientifica, in particolare delle parti danneggiate dall’impatto, integreranno le immagini delle telecamere e potranno consentire nei prossimi giorni di risalire all’esatta dinamica dell’incidente. dinamica dell’incidente.

 

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