Treno deragliato a Pioltello, l'esperto: "Costi alti, servizi scadenti"

Ugo Arrigo: "Le carrozze sono iperaffollate"

Treno deragliato tra Segrate e Pioltello

Treno deragliato tra Segrate e Pioltello

Milano, 26 gennaio 2018 - «Oltre 300 passeggeri. Stupisce, per prima cosa, un numero così alto di persone, più da treno ad alta velocità che da mezzo al servizio di pendolari, disposto su appena cinque vagoni. Immaginando che i passeggeri fossero tutti, o comunque la maggioranza, abbonati, ci sarebbero abbastanza risorse per pretenderne almeno 8, di vagoni». E' la prima considerazione sul disastro di Pioltello espressa dal professor Ugo Arrigo, docente di Finanza pubblica all’Università Bicocca, che si occupa in particolare di «quanto costano le Ferrovie ai contribuenti», per sua stessa definizione.

E quanto costano? «Nell’ultimo quarto di secolo dieci miliardi di euro all’anno, solo per Ferrovie dello Stato. Per rendere l’idea, in un anno si raggiunge la cifra che per Alitalia si è raccolta in 40 anni. Gran parte degli investimenti serve per la sostituzione dei binari vetusti, per la manutenzione. La rete ferroviaria ha un budget elevato, quindi non si può dire che manchino i soldi. L’assurdo è che con tutti questi soldi, i pendolari della Lombardia, regione che tra metropolitana e ferrovie soddisfa da sola il 50 per cento della domanda di trasporto su ferro in Italia, debbano viaggiare su treni vecchi, piccoli, con un numero limitato di carrozze. Quegli oltre 300 pendolari avrebbero potuto benissimo esigere di avere 8 carrozze e non 5. Teniamo conto del fatto che se il pendolare, con l’abbonamento, paga relativamente poco, paga molto come contribuente. Tutti noi paghiamo».

Sarebbe cambiato qualcosa, con tre carrozze in più? «Un incidente può sempre capitare. Anche nel sistema di trasporti tradizionalmente considerato sicuro, come quello ferroviario e quello aereo, il rischio non è mai zero. E ci stupiamo, quando accadono fatti come quello di Pioltello, perché le tragedie per fortuna sono rare. Ma di sicuro, se i passeggeri avessero avuto più spazio, se tutti fossero stati seduti e avessero avuto a disposizione più comfort, il rischio di morire, di ferirsi o anche solo di cadere a terra (proprio perché non c’erano sedili sufficienti perché tutti si sedessero) sarebbe stato minore. Treni come quello deragliato non sono troppo confortevoli e sono iper affollati. Il servizio reso non restituisce ciò che viene pagato dai viaggiatori e dai contribuenti. I costi sostenuti dai passeggeri che ieri erano sul treno deragliato sarebbero bastati ad avere un servizio più decoroso».

Può ipotizzare una causa del disastro?< «Aspettiamo i tecnici e la magistratura... Bisognerà capire se il problema ha riguardato il treno o una porzione dei binari. Escludo una mancata manutenzione per carenza di risorse, perché le risorse non mancano. Aspettiamo le indagini>».

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