Moroni
Da qualche tempo sono sempre più frequenti le interruzioni di una linea per cantieri, con conseguente limitazione delle corse in una stazione differente dal capolinea previsto. Ho assistito a un episodio che evidenzia lo sconcerto e il disagio di chi, a viaggio iniziato, scopre che il treno non lo porterà direttamente a destinazione. Qualche sera fa, un gruppo di turisti stranieri che non conosceva l’italiano e a malapena l’inglese, diretto a Tirano, ormai in prossimità di Lecco ha scoperto che il treno avrebbe terminato la corsa molto prima, nella stazione di Morbegno. Preoccupati e sconcertati, i turisti hanno controllato il biglietto e il numero del treno risultava corretto. Hanno cominciato a discutere tra loro, chiedendosi se si trattava della corsa giusta e come avrebbero potuto arrivare alla destinazione finale, essendo, tra l’altro, un’ora piuttosto tarda. Fortunatamente di lì a poco è passato il capotreno che, parlando in inglese, ha chiarito che da Morbegno avrebbero potuto proseguire il viaggio in autobus. Chissà se questi turisti sono stati poi informati che l’orario di partenza da Tirano per il viaggio di ritorno sarebbe stato anticipato? Per i dettagli Trenord rimanda al proprio sito, ma non per tutti è così semplice, specie per chi non conosce la lingua e il territorio. Domando: è così difficile fornire, nella stazione di partenza e a bordo treno, delle informazioni complete, scritte in italiano e inglese, che forniscano tutti i dettagli, anziché avvisi generici di "modifica agli orari"?
Giorgio Dahò, rappresentante dei Viaggiatori
alla Conferenza del Trasporto pubblico locale
Difficile rispondere, se non augurarsi che i capitreno siano presenti e parlino l’inglese.
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