Tra riti immortali e sabbie mobili dei verbali web

Elena

D’Incerti*

Lunedì e martedì: giorni di riunioni ‘plenarie’. Mattinate all’insegna della burocrazia e di operazioni che richiedono attenzione perché in caso di contenziosi è nei vizi formali che si annidano i rischi. Si stila il calendario delle prove, si validano le griglie per la correzione, si stabiliscono criteri per l’attribuzione del bonus e della lode, si verifica il curriculum dello studente. Tra le ritualità che il tempo non scalfisce ci sono l’estrazione della lettera per individuare lo studente con cui partiranno gli orali e le autocertificazioni tra cui, immancabile, quella in cui si dichiara di non avere “rapporti di coniugio” con nessun candidato: immancabili anche i sorrisi mentre la si firma. Capita di incagliarsi nelle sabbie mobili dei verbali web, poi se ne esce o per miracolo o per l’intervento provvidenziale del più digital dei commissari (ce n’è sempre almeno uno). Segue l’analisi di tutte le eventuali problematiche della classe o dei singoli e, poiché i tre anni scuola Covid hanno disseminato le nostre aule di fragilità, questo esame, che pure avrebbe l’ambizione di tornare un po’ al passato, ne risentirà di certo. L’incubo Covid aleggia anche sulla composizione della commissione: nelle ultime ore molti docenti sono risultati positivi e già nel fine settimana è partita la ricerca frenetica dei sostituti. Non è finita: in caso di positività dei candidati, la sessione suppletiva slitterà in coda agli orali. Quest’anno c’è inoltre da verificare che la seconda prova affidata ai docenti interni rimanga blindata e non si presti a fughe di notizie. Il ministero non ha avuto il coraggio di reintrodurla come prova nazionale, né di abolirla. Fino all’ultimo la preparazione di questo scritto rimarrà sotto la lente d’ingrandimento, anche sospettosa, dei presidenti e degli uffici scolastici. Da ultimo, l’individuazione dei criteri di conduzione degli orali e una prima selezione dei “documenti-stimolo“. Da un’immagine o da una citazione ben scelte dipendono le sorti di quei 45 minuti che i ragazzi ricorderanno per molto tempo.

* Docente liceo Beccaria

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