Tensione sul conflitto Israelo-Palestinese. Si sfiora l’occupazione, riunione sospesa

Una seduta "movimentata" quella del Senato accademico dell’Università Statale. In discussione, ieri, una mozione presentata dall’Unione degli universitari che chiede una "presa di posizione da parte dell’Ateneo sul conflitto Israelo-Palestinese" con "il cessate il fuoco immediato" e "l’impegno a non intrattenere ulteriori accordi con università israeliane finché non verranno garantiti i diritti umani della popolazione palestinese e non venga riconosciuto da Israele il diritto all’autodeterminazione della Palestina". Animi infiammati quando è entrato in scena (restando fuori dall’aula) il gruppo dell’Associazione giovani palestinesi e di Cambiare rotta, intenzionato a presentare una mozione alternativa, appena dopo l’assemblea pubblica organizzata nell’atrio dell’aula Magna in via Festa del Perdono. Cosa chiede? "Stop alla complicità delle università nel massacro della polazione palestinese. Rescissione di ogni accordo accademico con Israele" e altro.

Stando a quanto emerso, la situazione si è scaldata e c’è stato un tentativo di occupare il rettorato, finché la seduta è stata sciolta dal rettore. Una delegazione di Cambiare rotta e dei giovani palestinesi è stata poi ricevuta dallo stesso rettore. "Spiace non sia stato possibile discutere la nostra mozione – dice Ivan Zeduri, senatore accademico per Sinistra universitaria, Unione degli universitari Statale –, per la quale era stato richiesto l’inserimento all’Ordine del giorno fin dal 9 novembre".

Red.Mil.

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